Adele Cinquegrana, giovane calabrese ricercatrice, accolta in USA da scienziati della Temple University Adele Cinquegrana, giovane calabrese ricercatrice, accolta in USA da scienziati della Temple University

Adele Cinquegrana, giovane ricercatrice calabrese, accolta in USA da scienziati della Temple University

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La dottoressa Adele Cinquegrana, è una Biologa nutrizionista di origini calabresi. E’ una donna giovane e speciale, di quelle che dedicano il proprio tempo, giustamente, allo svago ma, soprattutto e con dedizione, alla ricerca scientifica, quella fatta con lo spirito dell’amore verso il prossimo. Adele è appena rientrata in Italia dopo aver trascorso due settimane a Philadelphia, negli Stati Uniti, presso i laboratori di ricerca della Temple University.

Quella esperienza la racconta così: <Sono state per me un’opportunità unica di crescita scientifica e personale. Ho avuto la possibilità di immergermi in ambienti di ricerca di altissimo livello alla Temple University nei laboratori d’eccellenza dedicati allo studio delle malattie neurodegenerative e oncologiche. Durante il mio soggiorno, ho iniziato la mia esperienza con il prof. Domenico Praticò, neuropatologo di fama internazionale specializzato in Alzheimer, demenza e invecchiamento neurodegenerativo.Le sue ricerche hanno mostrato che l’olio extravergine d’oliva può ridurre l’infiammazione cerebrale e attivare l’autofagia nelle cellule neurali, un processo che aiuta a eliminare le proteine tossiche associate alla malattia. Sull’autofagia: lo studio, condotto su modelli animali, ha evidenziato che l’olio d’oliva attiva l’autofagia, preservando la memoria e l’integrità delle sinapsi.>

Adele prosegue il suo racconto <Ho avuto modo di osservare da vicino le modalità di lavoro nei loro laboratori, approfondendo in particolare l’innovativo studio scientifico sulle qualità dell’olio di oliva e i suoi effetti funzionali sulla memoria e sulle malattie neurodegenerative.

Dott.ssa Adele Cinquegrana con il Team di ricercatori del prof. Antonio Giordano

Ho potuto confrontarmi direttamente con il prof. Praticò su alcuni aspetti nutrizionali di una ricerca da me approfondita in Italia riguardante l’alimentazione del paziente oncologico. L’innovazione della mia ricerca si concentra sull’uso di alimenti funzionali caratterizzati dalla presenza di molecole bioattive, in grado di ridurre gli effetti collaterali causati dalla chemioterapia e di supportare l’efficacia della terapia farmacologica. Aver approfondito il mio studio con il prof. Praticò ha permesso di migliorare ulteriormente il progetto di ricerca in quelle modalità con cui la nutrizione può integrarsi con la cura oncologica.>

Dott.ssa Adele Cinquegrana con il prof Domenico Praticò e il prof. Antonio Giordano

La dott.ssa Cinquegrana, con orgoglio, racconta <Quando ho esposto al Team di Giordano le mie ricerche, l’entusiasmo mostrato dal gruppo era papabile: ciò che ho proposto rappresenta una vera e propria rivoluzione nel campo oncologico, poiché mette in primo piano la nutraceutica sotto diversi aspetti, il tutto collegato alle basi scientifiche dello stile di vita della Dieta Mediterranea. La valenza del mio progetto scientifico ha l’ambizione di definire, per la prima volta, delle linee guida innovative per il paziente oncologico, ancora assenti sia in Italia che negli Stati Uniti. La risposta entusiasta del gruppo e i risultati riscontrati, hanno dato grande motivazione per sviluppare ulteriormente il mio progetto di ricerca.>

Conclude la dott.ssa Cinquegrana <A coronamento della valenza dei miei studi, il prof. Antonio Giordano mi ha proposto di svolgere un dottorato di ricerca presso i suoi laboratori, affermando: “Una mente come la tua non verrà mai capita in Italia, ti aspetto nei laboratori americani.” In queste due settimane a Philadelphia ho avuto modo di verificare e osservare da vicino l’eccellenza scientifica americana, ma anche di ricevere nuovi stimoli e opportunità che incideranno sul mio percorso professionale. L’esperienza maturata negli studi di ricerca svolti ad alti livelli scientifici, conferma quanto sia importante, per noi giovani ricercatori, il confronto nei centri di alto profilo dove, la passione, l’intuizione e l’iniziativa interiore possono facilitare l’apertura di occasioni inaspettate nel mondo della scienza.>

Ad Maiora Semper

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