La classe 3^B della scuola Secondaria di I grado “Corrado Alvaro” di Limbadi ha vinto il primo premio del concorso nazionale #LeParoleCheSiamo, promosso da Mondadori Education e dal Nuovo Devoto-Oli.
Un riconoscimento che non nasce per caso, ma è frutto di un cammino iniziato lo scorso anno scolastico, quando gli studenti, allora in seconda, hanno deciso di mettersi in gioco con un progetto intenso e profondamente sentito: un racconto e un video dedicati al tema della parità di genere, ispirati all’Obiettivo 5 dell’Agenda 2030. Un tema delicato e complesso, che i ragazzi hanno scelto di affrontare con entusiasmo e straordinaria maturità emotiva.
“Ci sono momenti nella vita di una scuola – afferma la prof.ssa Francesca Marra, che con passione e sensibilità ha accompagnato gli alunni -, in cui il lavoro quotidiano, l’impegno silenzioso, la creatività coltivata giorno dopo giorno e la forza delle parole scelte con cura trovano una risonanza che va oltre le aule. Uno di questi momenti è arrivato con il primo posto a questo concorso. I ragazzi hanno costruito, insieme, un laboratorio di scrittura “vivo”, fatto di discussioni, riscritture, tentativi, scoperte e confronti che li hanno portati a parlare di parità di genere. La vittoria della 3^B non rappresenta soltanto una medaglia al merito, ma è il simbolo di una scuola, la Media di Limbadi, che crede nella forza dei ragazzi, che dà spazio alle loro idee, che li ascolta e li accompagna, una realtà educativa sempre attenta alle innovazioni metodologiche e didattiche, capace di rinnovarsi, di sperimentare, di mettersi in gioco. Una scuola attiva, viva, che costruisce ogni giorno percorsi che parlano di futuro”.
A celebrare questo successo, anche il dirigente scolastico, Marisa Piro, che ha espresso grande soddisfazione per il risultato ottenuto. Per il dirigente, questo premio rappresenta una conferma del valore dei percorsi che la scuola promuove con convinzione: percorsi che uniscono creatività, educazione linguistica e cittadinanza attiva. La Piro ha ricordato, inoltre, quanto sia prezioso un concorso che invita gli studenti a riflettere sul peso delle parole, proprio in un tempo in cui il linguaggio rischia troppo spesso di essere svuotato o banalizzato.



