Gioia Tauro: Quando l’oratorio esce, la città si fa casa

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Domenica 14 dicembre, Piazza dell’Incontro a Gioia Tauro si è trasformata in un luogo di relazione, accoglienza e festa. L’iniziativa, promossa dalla Consulta Giovanile di Gioia Tauro in collaborazione con il Comune, l’Oratorio Don Bosco della parrocchia San Francesco da Paola e i giovani del Servizio Civile, ha coinvolto numerose famiglie, offrendo un pomeriggio di condivisione e gioia, con particolare attenzione ai più piccoli.

L’Oratorio Don Bosco ha scelto di portare nel cuore della città lo stile educativo che lo contraddistingue: prossimità, allegria, gratuità e cura delle relazioni. Un segno concreto di una Chiesa che esce e incontra le persone nei luoghi della vita quotidiana, rendendo visibile una presenza educativa attenta e discreta, capace di farsi compagna di cammino per le famiglie e per i giovani.

La piazza si è animata con giochi, musica e momenti di festa. I bambini, veri protagonisti della giornata, hanno accolto con entusiasmo la presenza di Babbo Natale. Lo stand del truccabimbi, curato dagli animatori dell’oratorio, e la distribuzione di crêpes e cioccolata calda hanno contribuito a creare un clima familiare e accogliente, espressione di uno stile di servizio fondato sulla gratuità e sulla gioia condivisa.

Un ringraziamento particolare va a don Natale Ioculano, per la fiducia che ripone nei giovani e nei collaboratori dell’oratorio, incoraggiandoli a essere protagonisti responsabili della vita comunitaria. Una fiducia che diventa occasione di crescita, corresponsabilità e testimonianza concreta del Vangelo nella quotidianità.

L’iniziativa ha messo in luce il valore della collaborazione tra istituzioni civili, giovani e realtà educative ed ecclesiali. In una città che guarda al futuro con il desiderio di rafforzare i legami sociali e ricostruire fiducia, l’oratorio in uscita si conferma come segno di speranza e strumento di comunione.

In prossimità del Natale, questo pomeriggio di festa diventa un segno semplice ma eloquente del Vangelo vissuto. Come a Betlemme, Dio sceglie di farsi vicino, di abitare le strade e i volti, soprattutto quelli dei più piccoli. L’oratorio in uscita ricorda alla comunità che il Natale non è solo un evento da celebrare, ma una presenza da accogliere ogni giorno, capace di trasformare la città in una casa di fraternità, speranza e futuro.

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