Il Sindaco di Nicotera “inciampa” nel Fosso San Giovanni e mesta nel torbido. Un premio a Marco Mollese. Il Sindaco di Nicotera “inciampa” nel Fosso San Giovanni e mesta nel torbido. Un premio a Marco Mollese.

Il Sindaco di Nicotera “inciampa” nel Fosso San Giovanni e mesta nel torbido. Un premio a Marco Mollese “eroe nella difesa dell’ambiente”

Nessun commento Share:

Se i cittadini lo chiamano Pinocchio, un motivo ci sarà!! Ha combinato la frittata e adesso cerca di metterci  una pezza, ma è peggio del buco.

Il Sindaco di Nicotera ha perso la ragione per questa operazione di biorisanamento del fosso san Giovanni, che è una iniziativa della Pro loco di Nicotera, mal digerendo tale successo, definendo addirittura in una recente diretta radio, l’operazione di biorisanamento come “una minchiata” ed anche una “pozione magica”. Poi alla domanda di un radioascoltatore che gli faceva presente in maniera lucida che la bioattivazione era praticata e autorizzata da anni nel fiume Mesima dalla stessa  Direzione Generale del Dipartimento Ambiente regionale,  egli ancora maggiormente offuscato, rispondeva che la Regione Calabria effettuava tali dispendiose operazioni, per “accontentare i fighjioli” cioè i bambini, cioè, sperperando il denaro pubblico in queste ”minchiate”. Si spera abbia fatto querela alla Regione Calabria a fronte di queste sue affermazioni, altrimenti rischiererebbe d’ufficio una meritata inchiesta per calunnia e diffamazione. La Procura della Repubblica è già sta informata su queste sue volgari affermazioni radio-pubbliche.

Il Sindaco Nicotera, Pino Marasco, ritornando ai fatti, ha provato a dare la caccia a un socio della Pro Loco, Marco Mollese, persona che conosce benissimo, con stretti rapporti personali, riconoscibile allo stesso anche attraverso una foto ben nitida e chiara, come quella che lo ha immortalato la mattina di giorno 12 agosto sul suo camion, nel mentre eseguiva un servizio di trasporto e consegna del prodotto di bio attivazione, in qualità di socio della Pro Loco di Nicotera alla presenza del Presidente Antonio Leonardo Montuoro.

La Pro Loco era stata autorizzata dalla Direzione Generale del Dipartimento Ambiente della Regione Calabria a fornire il prodotto alla Azienda Calabria Verde. La Regione, per l’operazione di bio attivazione, ha delegato la sua struttura interna con gli addetti di “Calabria Verde”, un personale altamente professionale e preparato al compito specifico per le operazioni di bio attivazione e bio risanamento in torrenti e fiumi, presenti in gran numero quella mattina a Nicotera per il bio risanamento dell’inquinatissimo torrente fosso San Giovanni che sfocia nel centro della spiaggia di Nicotera Marina.

Altri due analoghi precedenti trattamenti erano stati eseguiti il 5 e 8 agosto, entrambi molto pubblicizzati sui social e sui media con  addirittura la presenza di RAI3 Regione, atteso l’importante evento di risanamento di un torrente altamente inquinato in Calabria. L’attività precedente è stata eseguita sempre dal personale di Calabria Verde, presente Marco Mollese come socio della Pro Loco per la consegna del prodotto, tramite l’uso di un trattore adibito per l’irrorazione in agricoltura, con gli addetti di Calabria Verde che hanno spruzzato la polvere miscelata nell’acqua che viene normalmente usata come vettore/veicolo per non essere portata via dal vento, immessa sulla superficie delle acque del fosso San Giovanni unitamente ad altri bio attivatori immersi nelle acque sotto forma di pasticca a lento rilascio. Gia al terzo trattamento, le acque fetide e luride sono diventale limpide e cristalline.

Purtroppo, a Nicotera non vi è il Corpo dei Marines altrimenti il Sindaco li avrebbe pure scomodati.  Si è dovuto limitare a chiedere l’intervento dei VV. UU. e dei Carabinieri distraendoli da altri servizi veri e, a loro, va confermata la nostra solidarietà. Per la sua coscienza pulita o non pulita, non gli bastavano i VV.UU. per la fantasiosa verifica sul posto, ha avuto necessità di far arrivare anche i Carabinieri, per dimostrare al suo ego stesso una maggiore prova di forza. Sia i Carabinieri che i VV.UU. si sono comportati con grande professionalità… e, con un evidente imbarazzo, da noi tutti percepito.

I dipendenti di Calabria Verde nel mentre eseguivano la bioattivazione, sono stati in parte e non tutti, identificati, senza minimamente ottemperare alla diretta verifica delle generalità di Marco Mollese e del suo mezzo, sicuramente perché già ben conosciuto.

Il Sindaco, nella sua raffazzonata ricostruzione dei fatti postata oggi pomeriggio, 14 agosto, sul solito compulsivo suo social Facebook, avrebbe dovuto raccontare con maggiore convinzione i fatti che affascinano i tanti falsi profili social che trollano sempre e solo in suo favore nel mentre i pochi amici tremano al terrore di essere bloccati se critici nei suoi confronti, condannati a non poter più ricevere le notizie ufficiali e vitali di acqua potabile o non potabile: notizie già precluse alla moltitudine di migliaia di cittadini critici che, per punizione, ha bloccato.

Il camioncino posizionato al margine del Fosso san Giovanni, che lui definisce dalla nitida visone della foto, privo di segni (?) il nostro omette di dire che egli conosce benissimo anche questo automezzo di proprietà di Marco Mollese il quale, quest’ultimo, è reo del difetto di essere stato spesso critico sui social in merito all’operato di questa amministrazione Comunale.

Il camioncino è  circolante da anni nel Comune di Nicotera con l’autorizzazione dell’Albo Nazionale Gestori Ambientali n. CZ07621, essendo il lavoro che svolge il bravo giovane lavoratore e padre di famiglia, Marco Mollese di appena 30 anni, il quale ha lavorato alle indirette dipendenze del Sindaco allorquando, per molto tempo, è stato dipendente, fino a due anni fa, dell’attuale ditta Muraca che ha in appalto il servizio raccolta rifiuti del Comune di Nicotera, poi licenziato appena il giorno prima che potesse scattare per Marco l’assunzione a tempo indeterminato come prescritto dalla legge.

Il Sindaco a quel tempo, chiamava spesso Marco Mollese al telefono, come dallo stesso dichiarato, per chiedergli direttamente degli interventi specifici di pulizia in piazze e vie, in occasioni particolari, cosa che non poteva fare perché la legge non glielo consente.

La Ditta Marco Mollese, risulta regolarmente iscritta alla Camera di Commercio come trasporto merci su strada e raccolta rifiuti e, tramite il Ministero dei Trasporti sezione di Vibo, è iscritto anche all’Albo Conto Terzi al n. VV/9450478/S. Infine risulta anche in regola con il DURC appena aggiornato.

La Pro Loco di Nicotera, tra i tanti soci, ha scelto Marco proprio per le sue peculiarità e affinità professionali, attinenti all’operazione di assistenza nella fornitura dei prodotti di bio risanamento alla squadra di Calabria Verde, ma questo è evidente che non è stato gradito a qualcuno.

La Pro Loco proseguirà le operazioni di fornitura dei bio attivatori per il bio risanamento per il fosso san Giovanni, unitamente al personale di Calabria Verde, non perdendo più tempo appreso a queste…”minchiate”.

Dopo questa ulteriore figura di m…, di Marasco, per dirla alla Emilio Fede, da oggi Marco Mollese è una vittima dell’Istituzione Comunale e, per la Pro Loco e non solo,  diventa l’eroe dei turisti, villeggianti e dei cittadini onesti di Nicotera.  La Pro Loco a fine trattamento di bio risanamento, in una apposita cerimonia, gli conferirà il premio di “Eroe nella difesa dell’ambiente”

In ogni caso, parte l’ironia, un fatto che aiuta a sorridere per non piangere, l’appello alla sinergia tra istituzioni, enti e associazioni che hanno a cuore il bene comune è fondamentale e non più rinviabile. Il silenzio assordante di chi deve decidere, però, lascia veramente perplessi.

Pro Loco di Nicotera

Condividi questo Articolo
Previous Article

Messaggio di Ferragosto  dell’avv. Santo Surace Vice Presidente Nazionale ANAI e Presidente del Centro Studi Giorgio La Pira

Next Article

Francavilla Angitola, grande successo per la festa patronale di San Foca Martire

You may also like

Lascia un commento

Il Sindaco di Nicotera “inciampa” nel Fosso San Giovanni e mesta nel torbido. Un premio a Marco Mollese.