Si ad una commissione speciale di “studio e monitoraggio necessita’ delle aree interne, di natura regionale e/o metropolitana, vagliando, nella detta commissione, tra l’altro, la proposta di triplicare il modello “provincia di Trento” per arrivare al c.d.premio 15.000 euro al terzo figlio e dei successivi nati nel territorio delle Unioni dei Comuni ed all’avvio, tra l’altro, di grandi infrastrutture di c.d. viabilità veloce, da una parte, dal lato della montagna [collegamento Prateria, fraz. di San Pietro di Caridià, con la S.G.C. uscita Limina ss 682 (Ionio – Tirreno)] e dall’altra, dal lato Fondo Valle Marepotamo SP 61.
I componenti del gruppo consiliare comunale “Patto per San Pietro di Caridà“, Sergio Rosano e Gabriele Santi Trimboli, nei plurimi tentativi, portati avanti, per provare a contenere lo spopolamento inesorabile che sta colpendo il territorio del Distretto nr.3 dell’area della Piana della Città Metropolitana di Reggio Calabria, in particolare il Comune di San Pietro di Caridà, comprensorio della costituenda Unione dei Comuni “ALTA PIANA DEL MESIMA”, hanno cercato di sensibilizzare le istituzioni sovra comunali,competenti, per l’attivazione di politiche incisive che siano da argine allo spopolamento.
L’obiettivo del mantenimento in vita dello stesso borgo con una popolazione superiore a 1.000 abitanti (al netto degli iscritti A.I.R.E.), per il gruppo consiliare “Patto per San Pietro di Caridà“, rimane un tentativo, quanto meno da provare ad agganciare, nel prossimo triennio, 2025 – 2028, partendo dalla necessità di coinvolgere tutti i futuri gruppi consiliari che siederanno a Palazzo Campanella nella prossima legislatura, dopo le elezioni regionali del 5 e 6 ottobre 2025, con un appello trasversale, per la condivisione infra istituzionale di alcune proposte già formulate in atti, in favore delle aree interne della costituenda Unione dei Comuni “Alta Piana del Mesima”, durante dibattito pubblico, il 10 settembre 2025, nelle adiacenze di Piazza Vittoria dal tema: <<ripartiamo dai territori ascoltando le persone:resoconti, bisogni e necessita’ per la sopravvivenza delle aree interne al fine di contenere l’emergenza spopolamento, la desertificazione giovanile e le “culle vuote” c.d. fenomeno della denatalita’!>>
Prima dell’incontro, il gruppo consiliare comunale “Patto per San Pietro di Caridà“, ha illustrato la proposta di riconoscimento di premialità per c.d. resilienza attiva dei cittadini caridaresi, idea da istituzionalizzare e partecipata, per le vie brevi, alla Metro City di R.C., rappresentata dal Vice Sindaco f.f., avv. Carmelo Versace, attento e sensibile a tutto il territorio metropolitano formato da 97 Comuni, costituenti quasi 1/3 della popolazione calabrese, che nella Sala Consiliare << Francesca Loverso>> ha visto premiati, in questo I step, alcuni concittadini che si sono distinti nel tentativo di fermare lo spopolamento della zona, attraverso l’attivazione di nuove attività imprenditoriali e/o commerciali e/o occasioni di lavoro per restare nel comprensorio caridarese e che si sono attivati con idee e risorse proprie.
Il componente del gruppo consiliare“Patto per San Pietro di Caridà“,avv. Gabriele Santi Trimboli, infatti, ha premiato Vincenzo Bartuccelli << per aver testimoniato, nel triennio 2023 – 2025 , in particolare ai più giovani, che si può avere “ il coraggio di restare” nella propria terra di origine>>, consegnando la targa dell’’Amministrazione Metropolitana di Reggio Calabria con la riconoscenza dell’impegno nel tentativo di contenere lo spopolamento dei borghi, c.d. aree interne reggine, avendo rilevato un frantoio in disuso ed avendo portato avanti l’azienda di famiglia,sita nell’area del Porto di Gioia Tauro, specializzata nella lavorazione di infissi. Gli altri assegnatari del c.d. “Premio Resilienza”sono stati Gregorio Principato per la peculiarità di “aver avuto il coraggio di tornare” ed attivarsi per l’avvio di un’azienda di apicoltura e Giuseppe Rachele giovane esercente un’attività commerciale al dettaglio per la vendita del pesce e derivati, nonché di prodotti tipici calabresi
Rispondendo a qualche domanda, a margine della premiazione, formulata all’ex Presidente del Consiglio Comunale, avv. Gabriele Santi Trimboli, oggi componente di opposizione del gruppo consiliare “Patto per San Pietro di Caridà“, ivi si sintetizzano alcuni brevi stralci e concetti dell’intervista.
Che riflessione può fare sui rapporti tra maggioranza ed opposizione comunale a San Pietro di Caridà in codesta nuova Consiliatura 2023 – 2028 dopo oltre 2 anni di insediamento avvenuto a maggio 2023?
<<Si auspica un “parziale” clima diverso, tra maggioranza ed opposizione, dopo il Consiglio Comunale del 22 agosto 2025, rispetto alle precedenti due annualità, almeno su qualche tematica d’importanza nazionale e di rango trasversale, una di queste è caratterizzata dall’impegno al rilancio delle c.d. aree interne anche attraverso strumenti plurimi, tra gli altri, quello di provare a dare nuovi servizi ai cittadini da gestire in forma associata come l’Unione dei Comuni, “Alta Piana del Mesima”, con l’immediata firma dell’atto costitutivo già elaborato in sinergia con la Metro City di R.C. nella Consiliatura 2018 – 2023, pur restando distinti nei ruoli e distanti nelle soluzioni sulle politiche gestorie locali, sulle quali ognuno si deve assumere i propri oneri di maggioranza di governo cittadino, rispetto al ruolo di mero controllo e vigilanza dell’opposizione sui valori ex art. 97 comma I Cost. >>.
Quali sono le proposte formulate agli organismi sovra comunali della Metro City di R.C. e della Regione Calabria per un maggiore coinvolgimento sui bisogni delle c.d. aree interne in materia dei diritti sociali non negoziabili: sanita’, istruzione e mobilita’ – infrastrutture?
<<Occorre rilanciare una “piattaforma di azione legislativa” per tutti i nuovi consiglieri regionali – soprattutto a coloro che si ispirano ai valori democratico – cristiani [auspicando il superamento, con i fatti, di un “malefico bipolarismo/bipopulismo muscolare” che ha danneggiato l’Italia nell’ultimo trentennio, per una politica malsana – clientelare moltiplicatesi;ciò posto la situazione si è aggravata per una classe dirigente di Deputati e Senatori “non più eletta”, ma nominata dai capi dei partiti (si veda legge elettorale a firma del leghista Calderoli c.d. Porcellum con figlio successivo il c.d. Rosatellum)] sui principi e sulle proposte della Rete di Trieste, per un aiuto finanziario, incisivo e proficuo,nonché efficace per le c.d. aree interne, in modo da tentare, con ogni strumento utile (anche, e non solo, attraverso la costituzione del nuovo ente intermedio c.d. Unione dei Comuni “ALTA PIANA DEL MESIMA”) di evitare lo spopolamento delle citati borghi interni, ormai in emergenza “vitale” e di tamponare le gravi sofferenze di mancanza di servizi e/o di sovra indebitamento, nonchè di declino demografico, che attanagliano codesti territori, proprio per il rischio di non sopravvivenza degli stessi e di irreversibile estinzione,che si vuole e si prova a combattere con ogni mezzo, whatever it takes, finanche con l’ausilio di una commissione speciale “propositiva” di “studio e monitoraggio necessita’ delle aree interne, con il coinvolgimento attivo delle comunità locali per raccogliere conoscenze, esperienze e bisogni, così da orientare le decisioni politiche attraverso un approccio partecipativo e dal basso” di natura regionale e/o metropolitana. In quest’ultimo strumento istituzionale,infatti,si potrebbero vagliare, tra i plurimi interventi da mettere in campo, tra l’altro, la fattibilità per l’incremento della natalita’, della proposta di triplicare il modello “Provincia di Trento” con il c.d.premio da 5.000 a 15.000 euro al terzo figlio e dei successivi nati nel territorio delle Unioni dei Comuni,nonché di grandi infrastrutture di c.d. viabilità veloce, da una parte, dal lato della montagna [collegamento Prateria, fraz. di San Pietro di Caridià, Diga Metramo – Galatro con la S.G.C. uscita Limina ss 682 (Ionio – Tirreno)] e d’altro, dal lato Fondo Valle Marepotamo con la riqualificazione veloce c.d. ampliamento e la messa in sicurezza della SP 61, con la richiesta ed il monitoraggio dei relativi finanziamenti ad hoc di natura regionale, nazionale e/o europea, per lo sviluppo omogeneo del territorio “Alta Piana del Mesima”, con la conseguente valorizzazione delle risorse umane migliori esistenti e non già affaristico – clientelari per “prebende personali” che hanno devastato il Sud, perciò, arretrato dal 1861. Perciò si auspica il recupero ed il finanziamento dell’emendamento del senatore Marco Lombardo per la c.d. viabilità veloce di montagna, bocciato dalla maggioranza a trazione leghista, nel dicembre 2023, con lo stanziamento, nel triennio 2026 – 2028 che si auspica sia rivisto, in melius, dall’esecutivo nazionale, dei 2 milioni di euro per tale collegamento viario strategico della Diga del Metramo S.G.C. uscita Limina ss 682 (Ionio – Tirreno)>>.