E’ calato il sipario sulla mostra collettiva Mater Terra 2, allestita a Cosenza negli spazi del Museo delle Arti e dei Mestieri (MAM).
L’esposizione, a cura di Marilena Morabito con il coordinamento di Francesco Minuti, ha visto la partecipazione dei seguenti artisti: Francesco Cisco Minuti, Diego Minuti, Fiormario Cilvini, Fabrizio Trotta, Claudio Grandinetti, Massimo Maselli, Franco Paternostro, Paolo Ferraina, Franco Ferraina, Giuseppe Celi, Valeriano Trubbiani, Salvatore Pepe, Alfredo Granata, Franco Mulas, Domenico Cordì.
Di valido supporto all’iniziativa: una performance di danza contemporanea (Continuity Fluid Performers, con le coreografie di Angela Tiesi); un momento musicale (“Nidrā”, con l’artista Costantino Rizzuti) e la presentazione di un’accattivante pubblicazione (Kiwi, deliziosa guida di Rosarno, edita da Viaindustriae pubblishing).
Da segnalare, ancora, i prestigiosi patrocini ricevuti da questa interessante proposta: Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo, Provincia di Cosenza, Comune di Cosenza, Fondazione Roberto Bilotti Ruggi D’Aragona, Fondazione Rocco Guglielmo, Accademia di Belle Arti di Catanzaro e Associazione CO.RE..
“Mater Terra”, simbolico rapporto fra la forza divina della vita e della morte luogo mistico dove si genera dove si produce, questa energia concettuale è alla base del progetto della collettiva per donare significato al significante in un sistema di incastri irregolari di idee e produzioni. La Madre, colei che ti concede la vita, una vita limitata a tutto ciò che ti è possibile trasportare in un ipotetico bagaglio, in un ripiegare elementi per farli stare tutti in uno spazio troppo limitato che ci vede ingordi di esperienze. La necessità di produrre arte, ancora oggi come in passato, è l’ancestrale sentimento di lasciare una parte di quello che è stato il nostro viaggio di quello che i giorni hanno scritto sul volto, sulle mani e sulla materia. L’umano sentire non lascerà alla terra il proprio trascorso ma solo il proprio corpo mentre tutte le tracce saranno sparse come ceneri in luoghi dove l’arte è stata riconosciuta. “Mater terra” è progetto, già alla seconda edizione, che presume e vuole dare origine a fecondi momenti di incontro e di interazione, attraverso una situazione espositiva in cui artisti possano dialogare con la stessa tensione esplorativa all’interno di un unico contenitore in grado di divenire contenuto e che tutto questo permetta di trasformarli in incessanti viaggiatori nelle dimensioni e nei territori dell’arte, della ricerca e dello scambio.