“La nuova ferrovia ionica”: è questo il tema dell’incontro che si svolgerà il 17 maggio prossimo la Sala Verde della Cittadella regionale, a Catanzaro, e nel corso del quale il presidente della giunta, Mario Oliverio, e l’amministratore delegato di Rfi, Maurizio Gentile, alla presenza del ministro delle Infrastrutture Graziano Delrio, sottoscriveranno l’accordo con investimenti e tempi di attuazione dei progetti per l’ammodernamento e la velocizzazione della linea ferroviaria ionica da Rocca Imperiale a Reggio Calabria.
«Siamo alla conclusione – ha dichiarato Oliverio – di un lungo lavoro che, per la prima volta nella storia secolare della linea ferroviaria ionica, dà concretezza alla grande aspirazione della Calabria e delle popolazioni ioniche per un trasporto ferroviario veloce e moderno. Si tratta dell’avvio del più grande investimento programmato dall’unità d’Italia ad oggi per la ferrovia ionica, con una previsione di opere per oltre 500 milioni di euro per adeguare i tracciati con un intervento su circa 280 km di linea, per eliminare passaggi a livello e migliorare i sottopassi, riqualificare le stazioni, mettere in esercizio treni nuovi e moderni e, in particolare, adeguare i tracciati per velocizzare i tempi di percorrenza. Due le novità di carattere strategico e di sistema: un programma organico coerente con i contenuti del Piano regionale dei trasporti e dell’obiettivo di elevare la linea ionica al rango C; la condivisione, per la prima volta nella storia della regione, delle opere previste per la Calabria nel Contratto di programma tra Stato ed Rfi e la predisposizione di un cronoprogramma di attuazione, basato su risorse già acquisite, con l’indicazione dell’inizio e del termine di conclusione dei lavori».
«È questo il risultato concreto – ha concluso Oliverio – di una Calabria che ha recuperato autorevolezza e competenza nei confronti del governo nazionale e gli enti di Stato e di un metodo di governo regionale che ha recuperato e programmato risorse che cominciano ad essere spese. È la Calabria dei fatti e non delle parole. Un altro tassello di una nuova Calabria in corso».