Nuovi episodi di quotidiana inciviltà a Nicotera Marina.

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Qualche giorno fa – proprio sulle pagine online di Mediterraneinews.it – avevamo dato prontamente la notizia dell’ordinanza emessa dalla Commissione straordinaria con la quale si invitavano i privati a ripulire le aree di loro pertinenza ricadenti nella pineta di Nicotera Marina. Un atto lodevole, improntato al rispetto e alla salvaguardia dell’ambiente dell’unico “polmone” verde” ancora rimasto intatto sull’intero territorio comunale.

Eppure – in barba a ogni ordinanza e ai buoni propositi delle autorità – la pineta si presenta in uno stato veramente disdicevole come è possibile vedere dalle foto scattate due giorni fa e postate sui social network da un cittadino, docente in pensione di Nicotera che purtroppo, ancora una volta, non lasciano spazio alle interpretazioni (foto 1 e 2).

    

Il panorama è desolante: buste di plastica, immondizia, scatoloni di cartone ovunque, in mezzo alla rigogliosa vegetazione di un area che se tenuta pulita e ordinata e – diciamo noi – se totalmente acquiste al patrimonio comunale – potrebbe davvero costituire un punto di ritrovo per famiglie, turisti, sportivi. Un piccolo paradiso a due passi dal mare.

Ma gli atti di inciviltà non si limitano purtroppo alla pineta. Sempre due giorni fa, infatti nella spiaggia dopo la Preicciola, qualche “amante della natura” dotato di un grande senso civico ha pensato bene di dare fuoco a dei copertoni. Dall’incendio si è subito levata una grande colonna di fumo: un atto incivile e non privo di conseguenze per l’incolumità pubblica viste le sostanze nocive che il vento ha sicuramente portato un pò ovunque.

Queste “situazioni” precedono poi di poche ore l’incendio innescato a Badia – e documentato nel servizio della collega Orsolina Campisi – e nel quale sono state fatte bruciare lastre del pericolosissimo e ultranocivo eternit. Insomma un altro sfregio per l’ambiente.

Decine i commenti indignati dei cittadini sui social network che si sentono abbandonati, privi di protezione e demoralizzati di fronte a questi atti. Ovviamente c’è da sottolineare che il territorio nicoterese è vasto – ben 34 kmq – e nonostante l’impegno profuso con abnegazione dalle istituzioni preposte alla pubblica sicurezza è materialmente impossibile controllarlo tutto. Da qui la necessità di un impianto di videosorveglianza mentre per fortuna – unica nota ottimistica – cresce il numero dei nicoteresi che si ribella a questo stato di cose e fotografa, segnala, incita alla riscossa di un territorio troppe volte selvaggiamente aggredito.

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