Il paese accerchiato. Prima dal fuoco, poi…dall’Enel. Solo che la gente ora è stanca e si ribella. Nei giorni scorsi, imponenti incendi avevano distrutto decine di ettari di terreno ricoperti da vegetazione mediterranea e pini. In un’occasione, fiamme e fumo avevano lambìto anche alcune abitazioni. Momenti di grande tensione con la temperatura proiettata verso i cinquanta gradi. Gli incubi sembravano finiti, ma a far ripiombare tutti nelle grinfie della calura ci ha pensato l’Enel. Mercoledì, infatti, ha interrotto la fornitura di energia dalle 8 alle 16,30 e la stessa situazione si ripeterà domani sempre con lo stesso orario.
La gente, in sostanza, non può usare condizionatori, ventilatori e frigoriferi. E la solidarietà è scattata attorno ad una signora di 103 anni costretta a letto dalle sue condizioni di salute e in difficoltà respiratorie per il troppo caldo. Grande preoccupazione anche tra i familiari che, non sapendo come affrontare l’emergenza, si preparano a vivere un’altra giornata difficile. I disagi non risparmiano esercizi commerciali, attività turistiche e artigianali. Un interrogativo i cittadini se lo pongono: l’Enel questi lavori li doveva fare proprio ora?