Più volte segnalata, tante volte “denunciata”, la problematica relativa allo stato di trascuratezza del cimitero comunale non ha ancora trovato ascolto. In particolare, l’indecoroso spettacolo si presenta appena si oltrepassa il cancello del “cimitero nuovo”, un’immagine non certo consona ad un luogo che, per sua natura, dovrebbe invece presentarsi ordinato e pulito.
L’erba ormai alta circonda tutte le cappelle, anche gli stessi viali senza pavimentazione, sono abbandonati all’incuria, accerchiati da un’alta vegetazione spontanea, intorno solo tanta, tanta sporcizia e squallore. Eppure, avevamo riportato le lamentele giunte da parte di chi il cimitero lo frequenta abitualmente per far visita ai propri defunti, inoltre, era stato Mimmo Pagano della “Uil pensionati” ad “alzare” la voce ed evidenziare le criticità del camposanto cittadino. I lavori di manutenzione, comunque, sarebbero stati in parte effettuati, ma, soltanto all’entrata del sito, all’ingresso principale, senza considerare lo stato di abbandono e il degrado del resto del luogo che offende il culto dei morti tanto che, alcuni parenti dei defunti sono stati costretti al “fai da te” e a estirpare da soli tutte le erbacce. Ad aggiungersi a queste proteste anche quelle dei tanti emigranti che avevano approfittato della giornata di Ferragosto per recarsi a fare visita ai propri parenti sepolti nel sito. Ebbene, dopo la chiusura del pomeriggio di domenica e, a quanto affermano, come da nuovo orario estivo, anche del lunedì, giorno 15 i cancelli del cimitero sarebbero rimasti chiusi e l’attesa per una quanto improbabile apertura si è rapidamente trasformata in rabbia.
“E’ vergognoso – afferma Giuseppe Musicò emigrato in provincia di Torino –. Scendo a Nicotera per le ferie estive ed era da anni che non vedevo uno spettacolo simile. Basta una pulizia quotidiana e approfondita per evitare tutto questo squallore. La chiusura del 15, poi, è incomprensibile e non giustificata. Lascino anche a noi che stiamo a Nicotera per pochi giorni, almeno la soddisfazione di portare un fiore ai nostri defunti”.
Ugualmente indignati per il modo come è gestita la “pulizia” del cimitero altri due emigranti, Giovanni Taccone e Mimmo Gallo il primo residente a Milano e l’altro a Torino. “Un degrado – dichiarano – che non pensavamo mai di trovare in un luogo che meriterebbe maggiore attenzione perché qui risiedono i nostri cari. Non riusciamo a capire perché chi dovrebbe intervenire per occuparsi del decoro di questo luogo, assicurando almeno la pulizia, non si preoccupa neanche di fare un sopralluogo per rendersi conto della situazione E poi, è stato scandaloso trovare a Ferragosto il cimitero chiuso, doveva essere aperto almeno mezza giornata. Noi scendiamo per qualche giorno l’anno e pretendiamo di poter andare a far visita ai nostri morti”.
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