Come “per incanto” la comunicazione dell’Arpacal, datata 4 novembre 2016, con i dati reali relativi a valori come il manganese presente nell’acqua che giunge nelle abitazioni di Nicotera Marina è apparsa sul sito dell’Azienda sanitaria di Vibo Valentia.
“Presenza di manganese superiore ai limiti consentiti nei serbatoi di Nicotera Marina e Preitoni. Parametri non conformi”.
Il tutto è successo dopo la manifestazione promossa dal movimento “14 luglio” che, nella mattinata di lunedì, in corteo, per le strade di Vibo Valentia, ha protestato a gran voce contro il fatto che, dal 2014, l’acqua che esce dai rubinetti delle abitazioni continuerebbe a presentare dubbia colorazione ed eccessiva concentrazione di manganese. La “rumorosa” manifestazione ha, così, raggiunto il Dipartimento di prevenzione dell’Asp e la Prefettura per chiedere la costruzione di nuovi pozzi così da potersi sganciare dalla Sorical e risolvere definitivamente la problematica. Gli organizzatori hanno contestato il fatto che, nonostante i lavori che la Sorical avrebbe compiuto al serbatoio “Medma” dove avrebbe realizzato un impianto di filtrazione delle acque, il problema dell’acqua “colorata” al manganese persisterebbe, come dimostrato dalle analisi effettuate ai serbatoi, in autotutela, dal Comune nel mese di settembre. Ma, ancora più grave, come “denunciato” dal movimento, sarebbe che, nonostante la realtà dei fatti, la Sorical “complici gli uffici pubblici di prevenzione – afferma Arturo Lavorato –, sostiene, invece, che le analisi sono buone pubblicando sui propri siti referti mancanti dei parametri specifici” quei valori, invece, oggi, visibili. “La manifestazione che abbiamo svolto a Vibo – afferma Salvatore Pagano – è una dimostrazione che il movimento è vivo e che tutto ciò che abbiamo fatto fino adesso non era rivolto contro l’amministrazione comunale o una mossa in previsione di future tornate elettorali, ma per il bene del nostro paese. Non smetterò mai di esortare i miei concittadini ad unirsi a noi per combattere insieme”. Ma il manganese sarebbe solo uno dei problemi. Infatti, il 3 novembre, sempre l’Arpacal avrebbe confermato la presenza di trialometani superiori ai limiti consentiti nel serbatoio della frazione Marina, così come le analisi microbiologiche svolte, sempre da Arpacal, in alcuni punti di prelievo della cittadina tirrenica avrebbero evidenziato la presenza di coliformi, esattamente in località Cimitero (1), via Santa Croce (36), e a questa segnalazione ha fatto seguito un’ordinanza comunale urgente di chiusura della fontana, corso Cavour (1) e nella frazione Comerconi, zona chiesa (4). Una problematica divenuta assurda e paradossale, uno stato d’urgenza minimizzato, inascoltato, nella completa indifferenza degli organi competenti che, invece, dovrebbero risolvere una situazione divenuta inaccettabile. Se si pensa che dal 2014 quando l’ex sindaco Franco Pagano emanò un’ordinanza di divieto, tutt’oggi in vigore e mai revocata, per l’utilizzo a scopo idropotabile dell’acqua, è giusto chiedersi come facciano gli abitanti della frazione nicoterese a svolgere semplici azioni quotidiane come cucinare, fare una doccia, lavare frutta, verdura, i denti. Ancora oggi, quindi, persistono gli stessi disservizi di due anni fa visto che la Sorical non sarebbe stata in grado di ripristinare le condizioni di conformità dei parametri di potabilità. A questo punto diviene, perciò, lecito indignarsi.