Pino Macino, da Pupari & Pupi
Le scoperte nei containers del Porto di Gioia Tauro fanno sempre parlare. Questa volta non si tratta della solita cocaina ma di un medicinale, regolarmente impacchettato e prodotto, il tramadol. Già a Maggio era arrivato nel Porto di Genova ma non si è detto nulla…perchè fa notizia solo se succede nel Porto di Gioia Tauro. E siccome il tramadol non è una droga e lo si trova in farmacia vicino casa con la ricetta medica ordinaria…è diventato la “droga del combattente”, perchè usato dai soldati e dai disperati per resistere alla fatica ed al dolore. Destinazione i Paesi del Nord Africa che di fatica e di dolore stanno morendo in massa. L’interesse è che se arrivano nel porto di Gioia Tauro – ma mi piacerebbe sapere se in Italia i containers fossero solo di passaggio – e nella quantità di 24 milioni di pillole…è perchè c’è un traffico gestito dall’ISIS che lo traffica lucrandoci milioni….vendendo ogni pillola due dollari. Mha! sarà sicuramente così…ma la cosa mi pare abbastanza banale….medicinali a basso prezzo fabbricati nei paesi asiatici…per i quali nessuno ha pagato le tasse e indirizzato in Paesi senza controllo. Ma Gioia Tauro ed ISIS è proprio suggestivo…non c’è che dire…. ancora più intrigante della cocaina centro-sudamericana. E serve. Serve per fare del Porto di Gioia Tauro lo scalo dei traffici illeciti. Così finalmente lo chiudiamo e non se ne parla più.Capito?
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