Abbiamo posto alcune domande all’On. Michele Mirabello, esponente del PD, Presidente della terza commissione regionale sanità e relatore della legge sulla “Valorizzazione della Dieta Mediterranea Italiana di Riferimento di Nicotera” approvata il 31 ottobre.
D) Nicotera è la città dove Ancel Keys, nell’ottobre del 1957, concluse lo studio pilota che rappresentò l’avvio del Seven Countries Study approdato, poi, al riconoscimento di Nicotera come sede della dieta mediterranea di riferimento. La Regione, per valorizzarla, ha ora approvato una legge il cui travagliato iter legislativo è durato oltre due anni. Ci sono state, peraltro, due proposte di legge a confronto: quella del consigliere Morrone e quella Greco-Sergio. Cosa ha prodotto il testo finale condiviso?
La legge approvata è il risultato dell’unificazione di due proposte, dove si evidenzia la straordinaria importanza, considerato che la dieta mediterranea è stata, nel 2010, riconosciuta patrimonio immateriale dell’umanità dall’UNESCO, non solo per quanto concerne l’aspetto alimentare, ma anche in considerazione dello stile di vita che si teneva nella comunità di Nicotera.
D) Quali obbiettivi si prefigge la legge e quali sono le differenze rispetto alla precedente legge 45/2013 abrogata?
L’obbiettivo è più ambizioso rispetto alla legge approvata nella precedente legislatura, anche grazie alla presenza degli allegati, ad una serie di referenze scientifiche nonché ad da una migliore organizzazione prevista nel testo e volta alla valorizzazione della dieta mediterranea, allo sviluppo delle filiere enogastronomiche, nonché al riconoscimento di un marchio regionale che caratterizza la dieta e gli alimenti che la compongono. Sottolineo che la proposta cerca di rendere la dieta mediterranea di Nicotera, fattore trainante rispetto alle nuove politiche del turismo esperienziale, con l’obiettivo di attirare maggiori visitatori provenienti dal mercato turistico internazionale e valorizzando quei prodotti tipici della Calabria, che hanno le caratteristiche specifiche per far parte della dieta mediterranea.
D) Tra gli emendamenti recepiti, vi sono anche quelli proposti dall’Accademia Internazionale della Dieta Mediterranea, nell’ormai storico confronto tenutosi nella sala del consiglio comunale di Nicotera. Ci può spiegare in che misura hanno inciso gli emendamenti sul testo originario?
Gli emendamenti hanno riguardato l’art. 2 e l’art. 3 rispettivamente sull’istituzione dell’Osservatorio ODMIR , la sua organizzazione e le competenze. Il primo emendamento, recependo le indicazioni che provenivano da Nicotera, ha eliminato la presidenza onoraria dell’Osservatorio per la Dieta Mediterranea di Riferimento (ODMIR) e ha definito il ruolo del Presidente della Giunta regionale rispetto a funzioni e competenze dell’ODMIR. A compensare l’eliminazione della presidenza onoraria che non aveva alcuna funzione se non di mera rappresentanza, abbiamo aderito alla richiesta di inserire tra i tre membri del consiglio direttivo, uno nominato dal Comune di Nicotera. E gli altri, uno nominato dal Presidente della Giunta regionale e uno nominato dal Consiglio regionale. Altresì a Nicotera abbiamo dato spazio nell’allargare anche la presenza di organismi quale l’Accademia Internazionale della Dieta Mediterranea, in aggiunta ai membri del Comitato Scientifico dell’ODMIR. Infine la sede stabile dell’ODMIR a Nicotera a dimostrazione del valore centrale della Città.
D) La Calabria di recente sta avendo attestati e notorietà per la sua enogastronomia, diventata una eccellenza a livello mondiale. Il Governatore Oliverio si è particolarmente soffermato in tal senso nel suo intervento. Cosa ne pensa?
In effetti, quanto ha detto in sede di consiglio regionale il Governatore Oliverio, ha un riscontro oggettivo perchè tanti sono adesso i riconoscimenti a livello mondiale, fra tutti gli Stati Uniti d’America, che, grazie a studi specifici in materia, hanno affermato la qualità, l’elaborazione e la peculiarità della eno-gastronomia calabrese, esaltando il talento di alcuni giovani chef. Anche una rivista importante come il New York Times ha posto l’accento sulla valorizzazione della dieta mediterranea e sulla qualità della nostra alimentazione, fattore primario per vivere una vita di benessere e salute.
D) On. Mirabello, adesso necessita valorizzare anche la città di Nicotera nel suo insieme e non solo per la sua dieta mediterranea. Mi riferisco al rilancio turistico, alla cultura, le tradizioni locali, l’artigianato, l’agricoltura, la bellezza paesaggistica di una città che si sente appartenente alla Costa degli Dei. Cosa fare a breve per promuovere tutto ciò?
Prendo impegno, insieme all’On. Orlandino Greco promotore della legge, di venire entro fine novembre a Nicotera, mantenendo la promessa a suo tempo fatta ai cittadini nicoteresi, per un convegno in cui presenteremo alla Calabria, all’Italia e al Mondo, la legge sulla Valorizzazione della Dieta Mediterranea di Nicotera. Sarà mia premura contattare la Terna Commissariale in tal senso. Poi, a seguire, ottempereremo alla proposta del Governatore Oliverio di istituire a Nicotera il “ Festival del Benessere” riconoscendo così anche la peculiarità di città della salute. Ricordo che pochi giorni fa sono stato all’ospedale di Nicotera per inaugurare il “Centro diurno specializzato per il trattamento dei disturbi dello spettro autistico”. Nicotera, con la legge sulla dieta mediterranea rientrerà nei circuiti turistici e culturali mondiali, con una centralità che farà da volano al territorio, alla provincia e alla regione intera.
D) Sulla stampa e sui social l’ex consigliere regionale Alfonsino Grillo nel difendere la legge regionale n°45/2013 che istituiva la Fondazione della Dieta Mediterranea con sede a Nicotera, critica l’attuale legge perché eha abrogato la precedente legge, togliendo a Nicotera la Fondazione ed istituendo l’Osservatorio. Cosa ha da dire a tal proposito?
Nel raffronto fra la precedente versione della legge e quella attuale preme evidenziare che la legge Grillo aveva un orizzonte molto limitato in quanto tarata esclusivamente sulla partecipazione all’expo di Milano e soprattutto incardinata sulla nascita di una fondazione mai finanziata. Peraltro in merito a tutte le fondazioni regionali vorrei ricordare che nella scorsa legislatura si è avviato un processo di spending rewiew, ancora in via di completamento che, di fatto, ne ha decretato la totale abolizione.