Ci sarà anche il “B. Vinci” tra gli istituti che parteciperanno alla quarta edizione della Notte Nazionale dei Licei classici che si terrà domani dalle 18.00 alle 24.00.
Un iniziativa fortemente voluta sia dal Dirigente scolastico prof.ssa Marisa Piro che dagli studenti che ci hanno lavorato per intere settimane anche durante le vacanze natalizie.
La Notte Nazionale del Liceo Classico è una specie di inno festoso alla cultura classica, la dimostrazione della passione che anima studenti e docenti impegnati in questo indirizzo di studi. Si tratta di un’iniziativa ideata e promossa da Rocco Schembra, docente di Latino e Greco del Liceo Classico Gulli e Pennisi di Acireale. La prima edizione, svoltasi il 16 gennaio 2015, ha contato l’adesione di 150 licei classici italiani; la seconda, del 15 gennaio 2016, ha visto il numero dei licei aderenti innalzarsi a 235; la terza, del 13 gennaio 2017, a 367. Ideatore e promotore di questo evento è il prof. Rocco Schembra, docente di Latino e Greco presso il Liceo Classico “Gulli e Pennisi” di Acireale (CT). Nella scorsa edizione, il MIUR ha patrocinato l’evento, che si è fregiato anche del saluto augurale della ministra Valeria Fedele.
Durante questa serata quindi il “Vinci” aprirà le porte al pubblico offrendo una lunga serie di eventi interamente preparati dai ragazzi dell’Istituto.
Si inizierà con l’esecuzione dell’inno nazionale della Notte dei licei classici una canzone scritta da Francesco Rainero, ex studente del liceo classico Galileo di Firenze. (vedi video).
A seguire i saluti del Dirigente prof.ssa Marisa Piro.
Vi sarà poi – nella sala della biblioteca – la proiezione di un video con delle testimonianze di ex alunni dell’istituto che oggi studiano all’estero.
Lungo i corridoi saranno invece esposti dei dipinti su tela che ritraggono il mondo greco e che saranno illustrati dagli stessi studenti in quattro lingue e cioè italiano, greco, latino e inglese. Sempre in uno dei corridoi sarà invece allestita una rappresentazione della Domus Aurea e del mercato dell’antica Roma.
Si svolgerà poi anche una rappresentazione del mitico duello tra Ettore e Achille al cospetto degli Dei dell’Olimpo, tratto ovviamente dall’Iliade di Omero, mentre ancora nella biblioteca dell’istituto si terrà poi una interessante rappresentazione di “Amore e Psyche” attraverso la proiezione di ombre.
Dopo l’intervallo, nel quale sarà offerto un buffet, le attività riprenderanno con una rivisitazione – dal titolo Sogno di una notte d’inverno – della celebre commedia “Sogno di una notte di mezza estate” (A Midsummer Night’s Dream) di William Shakespeare, scritta intorno al 1595, e considerata la più famosa tra le opere di argomento comico del drammaturgo.
Si terrà poi una sfilata sul tema “Cambiamento e metamorfosi” con gli studenti che indosseranno abiti attinenti al mondo classico.
La serata si concluderà poi sia con dei canti della tradizione italiana che attuali, eseguiti da “band” di ex alunni e studenti che frequentano attualmente l’istituto e l’esecuzione dell”inno a Selene”.
Da sottolineare come tutte queste belle iniziative sono state realizzate in orario extrascolastico.
A fare da filo conduttore alla serata la frase Non scholae, sed vitae discimus è un motto in latino – tratto dalle Epistole a Lucilio – che significa: Non impariamo per la scuola, ma per la vita, nel senso che si impara non per la scuola o per un insegnante, ma per le occasioni e/o le difficoltà che si affronteranno nella vita.
“Care ragazze e cari ragazzi – ha scritto il ministro sul sito del Miur per questa edizione 2017 – desidero rivolgere a voi, alle dirigenti e ai dirigenti, alle insegnanti e agli insegnanti, il mio saluto per questa bellissima iniziativa organizzata a favore del liceo classico, che coinvolge 388 istituti in tutto il territorio nazionale. L’adesione a ‘La Notte Nazionale del Liceo Classico’ è cresciuta in questi tre anni in modo significativo, grazie soprattutto all’entusiasmo di chi intende la scuola come spazio aperto a tutte e tutti dove pensare e costruire il futuro e dove condividere sentimenti e passioni, anche mettendo a frutto la lezione che proviene dai classici”.