“La sanità, nella provincia di Vibo Valentia è la grande ammalata se è vero che paga gli effetti assurdi di una gestione sempre più discutibile dei nove anni del Piano regionale di rientro. Il riferimento particolare è rivolto alle prestazioni dei Lea, i livelli essenziali di assistenza, che hanno relegato Vibo nel ruolo di Cenerentola.”
La denuncia è di Soccorso Capomolla, direttore scientifico del convegno promosso dalla struttura Villa delle Rose, svoltosi a Vibo Valentia, autore di un focus sul Piano di rientro in Calabria.
“I cittadini vibonesi – ha, poi, spiegato – continuano a pagare anche per le altre Aziende calabresi e su questo occorre fare chiarezza ed individuare le cause che hanno portato alla crisi della sanità vibonese, domandandosi anche perché avvengono queste cose e perché nessuno interviene per tutelare il diritto alla salute dei cittadini vibonesi, provocando un forte disagio. Disagio dovuto ad un inaccettabile squilibrio nell’assegnazione delle risorse finanziarie e umane dei servizi e dei posti letto. A Vibo, infatti, viene concessa una quota pro capite che è circa la metà di quella degli altri territori.”
Capomolla ha ribadito l’urgente necessità di una presa d’atto da parte della Regione Calabria al fine di una diversa allocazione delle risorse.
Richiesta subito recepita da Michele Mirabello, Presidente della Commissione Sanità del Consiglio regionale che ha chiesto la disponibilità del Commissario Massimo Scura, del dg dell’Asp di Vibo, Angela Caligiur, e del presidente dell’ordine dei medici Antonino Maglia per una audizione in Commissione sanità.
“Oggi – ha osservato, tra l’altro, Michele Mirabello – si è posto il problema del sottodimensionamento dei posti letto e della costante riduzione nel trasferimento delle risorse al territorio vibonese da parte della struttura commissariale. Un aspetto che non può non provocare la reazione di quanti operano nel mondo della sanità vibonese. Chiederò la disponibilità a promuovere in commissione sanità un incontro. Sarà l’occasione per il fare il punto ufficiale allo scopo di superare l’attuale e inaccettabile squilibrio”.
Il dibattito, moderato da Domenico Consoli ed al quale hanno partecipato, tra gli altri, anche il direttore sanitario aziendale Michelangelo Miceli ed il presidente dell’ordine dei medici Antonio Maglia, del Presidente dell’unità valutativa dell’Asp Maria Abronzino, della coordinatrice aziendale della Casa protetta Villa delle Rose, Maria Grazia Brosio e dell’assistente sociale Lucrezia La Bella, ha fatto registrare un successo di partecipazione, grazie anche al coordinamento del manager organizzativo Domenico Capomolla.