I Carabinieri della Stazione di Sant’Onofrio questa mattina hanno tratto in arresto un pregiudicato del posto appartenente alla comunità rom.
L’uomo, M.B., classe ’84, è stato sorpreso con ancora un piede di porco ed una accetta nelle mani mentre girovagava all’interno di un appartamento disabitato, i cui proprietari risiedono in altra provincia, alla ricerca di qualcosa da rubare. L’equipaggio che ha effettuato l’arresto è stato inviato sul posto dalla Centrale Operativa del Comando Provinciale Carabinieri di Vibo Valentia che a sua volta aveva poco prima ricevuto la chiamata da un cittadino infastidito da forti, quanto anomali, rumori di mazza provenire poco lontano dal posto da dove stava chiamando.
Alcuni servizi in corso sono stati, quindi, immediatamente dirottati sul posto e l’operatore di centrale mantenendo il continuo contatto con il cittadino è riuscito a coordinare le varie pattuglie intervenute, in modo da bloccare le possibili vie di fuga. Giunti per primi, i Carabinieri della Stazione di Sant’Onofrio hanno cinturato l’area bloccando il ladro mentre al buio tentava di nascondersi tra i mobili dell’appartamento che aveva già iniziato a setacciare. Il sopralluogo effettuato dall’equipaggio ha permesso di ricostruire che i rumori sentiti dalla persona che ha dato l’allarme erano da doversi ricondurre ai colpi di accetta sferrati alla porta blindata da parte del pregiudicato.
Anche in questo caso, oltre al celere quanto professionale intervento dei Carabinieri, si è rivelata preziosa la chiamata effettuata al numero di emergenza “112” dalla persona che ha informato i Carabinieri del Comando Provinciale di ciò che di anomalo stava accadendo. Molto importante il sangue freddo ed il buonsenso del cittadino che, pur ha preferito chiamare i Carabinieri piuttosto che mettere in fuga il ladro intervenendo di persona. Le continue informazioni da lui fornite all’operatore di centrale e da questi veicolate ai militari sul terreno sono state essenziali per pianificare una trappola al delinquente impegnato all’interno dello stabile
I Carabinieri invitano a continuare a rivolgersi alle Forze di Polizia ed a non riagganciare il telefono semmai ci fossero lunghe attese, infatti gli operatori di centrale potrebbero già essere impegnati in altre chiamate ed il numero di emergenza è impostato per non risultare mai “occupato”: agganciando per poi richiamare lo stesso numero, si rischia di perdere la priorità precedentemente acquisita.