“Patto della Legalità per la Sibaritide” #senzastatomollo – Il costituendo comitato della Legalità per la Sibaritide esprime ampia soddisfazione per i risultati raggiunti nell’ambito del recente incontro organizzato presso il Resort Club Minerva.
Luigi Sauve, nella qualità di referente provvisorio del costituendo Comitato, ringrazia tutte le componenti della società civile e delle istituzioni, dalle associazioni di categoria ai cittadini tutti che, con la massiva presenza e partecipazione, hanno dato un segnale forte di elevata valenza simbolica e non solo. «La Calabria, che ha sempre difficoltà ad essere vista ed ascoltata fuori dai propri confini regionali- afferma Sauve – vuole cambiare, sta cambiando, cercando di realizzare un cambiamento culturale ed una consapevolezza democratico-costituzionale, presupposto indispensabile per un’ efficace capacità di resistenza e contrasto alla visione mafiosa della società».
Il comitato ringrazia, inoltre, tutte le personalità ed i rappresentanti delle istituzioni intervenuti, in particolare Sua Eccellenza il Vescovo Francesco Savino, Sua Eccellenza il Prefetto di Cosenza Paola Galeone, il Commissario straordinario dott.ssa Rita Guida, il Presidente della Commissione parlamentare antimafia Nicola Morra, il Procuratore della Repubblica dott. Eugenio Facciolla, il Presidente regionale della commissione anti ‘ndrangheta Arturo Bova, il Comandante della Capitaneria di Porto di Corigliano Pietro Di Giovanni, il Tenente dei Carabinieri della tenenza di Cassano Jonio Michele Di Leo e tutti coloro che, tramite il loro impegno istituzionale e personale, hanno dato il loro sostegno a questa iniziativa, anche se non sono riusciti ad essere fisicamente presenti, come i deputati Walter Verini e Enza Bruno Bossio, autori di un’interrogazione parlamentare per chiedere al ministro dell’Interno di adottare con la massima urgenza tutte le misure necessarie per assicurare la legalità nel territorio della Sibaritide.
L’attenzione porta ossigeno e supporto a chi vuole cambiare le cose e vuole portare sviluppo dove c’è rassegnazione e indifferenza.