Il Presidente del Tribunale di Vibo valentia, Alberto Filardo, che ha disposto la sospensione di tutte le udienze ordinarie di lavoro e previdenza fissate dal 16 al 31 gennaio prossimo.
Il motivo del provvedimento risiederebbe nel fatto – veramente sconcertante – che il nuovo palazzo di giustizia di Vibo Valentia, non sarebbe iscritto al catasto, situazione questa che non consentirebbe al Ministero della Giustizia di poter effettuare alcun intervento di manutenzione dell’edificio, nè ordinario e neppure straordinario.
Fa discutere inoltre anche il mancato completamento dell’immobile, terminato solo per il piano terra, ma vuoto nei piani superiori e sotterranei, situazione che ha comportato infiltrazioni di acqua piovana e persino di topi. E dire che i lavori per il nuovo tribunale sono iniziati ben 22 anni fa – nel 1995 – e sopratutto che i soldi per completare i lavori non mancano, dato che, nell’aprile 2015, infatti, l’allora amministrazione comunale guidata dal sindaco, Nicola D’Agostino, è riuscita ad ottenere dal Cipe (Comitato interministeriale per la programmazione economica) un finanziamento di ben 11 milioni di euro.
I lavori, però, non partono e l’omessa iscrizione catastale dell’immobile rende tutto più difficile impedendo persino al Ministero della Giustizia di poter intervenire per la risoluzione di problematiche banali quali la riparazione di un semplice guasto tecnico nell’impianto di riscaldamento, guasto da giorni. Tanto che ora spetterà ora quindi al comune – che si è già attivato prevedendo una spesa di 25 mila euro per la riparazione dell’impianto di riscaldamento – avviare le procedure quantomeno per questo primo, urgente intervento di ripristino.