Interessante manifestazione quella promossa dal Liceo Classico “Bruno Vinci” del dirigente scolastico Marisa Piro, “Eu back to school”.
Per l’occasione, il nicoterese Antonio Miceli, dirigente di un’unità investigativa presso l’Olaf, ufficio europeo per la lotta antifrode, ed ex alunno del Liceo nel 1979, ha parlato di Unione europea, illustrando e analizzando le sue istituzioni, le finalità e le opportunità che essa offre ai giovani, in particolare relativamente a studio e lavoro.
Un valido percorso esponenziale, quindi, di approfondimento e di conoscenza dell’Unione attraverso la testimonianza diretta di chi vive e lavora a Bruxelles.
“L’Europa è anche il nostro vissuto – afferma la Piro – e la nostra dimensione identitaria. Nelle nostre scuole la percepiamo attraverso i finanziamenti europei, le strumentazioni, gli interventi infrastrutturali e i percorsi formativi che vengono finanziati dal Fondo sociale europeo che ha a cuore la promozione della cittadinanza in una prospettiva occupazionale, di sviluppo di competenze al fine di affrontare la sfida mondiale dell’economia. Anche in questo periodo la nostra scuola sta realizzando dei percorsi formativi di cittadinanza europea con fondi Pon che sortiranno, nel mese di luglio, con la mobilità trans nazionale presso Dublino”.
L’Ue è stata analizzata, perciò, dal capo unità della Commissione Europea dal punto di vista sociale, economico e culturale.
Rispondendo, poi, alle numerose domande degli alunni, Miceli ha avuto, anche, l’opportunità di soffermarsi su diversi argomenti, come i cambiamenti climatici settore portante dell’Unione per il quale è all’avanguardia rispetto al resto del mondo. Si è parlato, quindi, di globalizzazione, mercato unico che ha eliminato i vari monopoli creando vantaggiosa concorrenza, terrorismo, tutela dei diritti umani ed evasione fiscale.
Spazio è stato riservato alle regioni del Sud Italia, molto spesso, costrette a riconsegnare i vari fondi europei che dovrebbero valorizzare, promuovere, ma soprattutto risolvere le tante problematiche regionali, perché non si “riesce” a spenderli.
L’iniziativa che ha messo in primo piano il concetto di “europeismo” ha rappresentato l’ennesima occasione offerta dall’istituto del dirigente Piro ai suoi alunni, un’opportunità di crescita culturale e sociale per l’intera comunità scolastica.