C’era da aspettarselo. Distrutta da un incendio di natura dolosa la Cattedrale di Notre Dame di Parigi. Succede dopo una ondata di vandalismo contro il cattolicesimo in Francia. E’ puro odio sfogato contro ostie, tabernacoli e statue. Una violenza satanica che si sta abbattendo contro le chiese cattoliche in Francia con puro vandalismo anticristiano.
Nel mese di marzo scorso sono state profanate una dozzina di chiese in diverse parti della Francia, tanto che la notizia è uscita dai confini locali. A Nimes, nella la cattedrale di Notre-Dame des Enfants è stata disegnata una croce con escrementi umani, l’altare ed il tabernacolo è stato saccheggiato. A Dijon, la chiesa di Notre-Dame le ostie consacrate sono state rimosse dal tabernacolo, sparse a terra e calpestate. A Lavaur, la parrocchia è stata assalita da giovani uomini in apparente stato di ubriachezza. Il braccio di una statua del Cristo crocifisso è stato “distorto” per fargli fare un gesto osceno. Lo stesso in molte altre chiese nella periferia di Parigi. Nella chiesa di Saint-Sulpice è stato appiccato il fuoco.
I vescovi francesi hanno preferito mantenere un basso profilo, probabilmente per non alimentare il fanatismo laicista e anticlericale. La Conferenza Episcopale e diverse personalità cattoliche si sono limitate a mettere in evidenza la minaccia anticristiana, sperando che le autorità politiche e di polizia facciano il loro lavoro. Ma adesso il livello di terrore si è elevato al simbolo massimo della cristianità francese ed europea. Il transetto della Cattedrale di Notre Dame di Parigi era il centro di una stella costruita intorno alle cattedrali d’Europa che insieme formano la rosa mistica cristiana. Adesso a Parigi rimane il centro laico della piramide del Louvre.
E’ emblematico che questo incendio si verifichi a tre giorni dalle note pubblicate dal papa emerito Benedetto XVI, un segnale diretto al cuore della cristianità nella settimana santa. Un messaggio macabro nei confronti di papa Francesco sempre più spinto a rafforzare la cristianità ecumenica e universale, a scapito di un versante laico e satanico.
“Sta bruciando tutto. Non resterà nulla dell’interno in legno”. È sconsolato André Finot, il portavoce della amministrazione di Notre Dame. Perché l’incredibile sta avvenendo, Notre Dame brucia, – è quanto si apprende da Rai News – La guglia della cattedrale parigina, teatro questo pomeriggio di un violento incendio, è crollata dopo essere stata avvolta dalle fiamme. Secondo quanto scrive il quotidiano Le Parisien, le fiamme continuano a divampare sul tetto dell’edificio, mentre i 400 vigili del fuoco mobilitati stanno incontrando molte difficoltà per poter domare l’incendio. Rimane da vedere se la volta dell’edificio sarà in grado di proteggere la parte sottostante. La sindaca di Parigi, Anne Hidalgo, ha definito “terribile” l’incendio invitando tutti i cittadini a rispettare il perimetro di sicurezza stabilito attorno all’edificio, mentre il presidente Emmanuel Macron ha espresso su Twitter l'”emozione di tutta la nazione” francese davanti alle immagini della cattedrale in preda alle fiamme. Le fiamme fuori controllo. Un incendio che per ore è aumentato di intensità con il passare dei minuti .Centinaia di persone assistono attonite alla devastazione. Molti intonano canti, altri pregano. Tante persone, invece, in lacrime osservano il rogo.
Il viceministro: Il salvataggio della cattedrale di Notre Dame “non è garantito”. Sono le parole del viceministro dell’Interno, Laurent Nunez, presente sul luogo del disastro. I vescovi: “Ci vorranno anni per lavoro di ricostruzione”. Crollato il tetto, collassato nel rogo Testimoni riferiscono il crollo dell’intero tetto, collassato sotto la furia delle fiamme che hanno poi raggiunto il campanile sinistro dell’edificio. I vigili del fuoco faticano a contenere le fiamme, che continuano a diffondersi ad un’altezza notevole. Macron: “Con Notre-Dame brucia una parte di noi” Il presidente francese Emmanuel Macron ha annullato tutti gli impegni per recarsi sul posto, twittando: “Triste veder bruciare questa parte di noi”. Il Capo dello Stato sottolinea “L’emozione di tutta una nazione” indirizzando un pensiero “a tutti i cattolici e a tutti i francesi”. Il responsabile dei lavori di restauro: “Mi viene da piangere” “E’ una catastrofe, viene da piangere, non riesco ad immaginare un simile disastro” ha detto Philippe Villeneuve, l’architetto responsabile dei lavori di restauro. “Nel momento in cui è scoppiato l’incendio, non c’erano operai nel cantiere”, ha spiegato Villeneuve al quotidiano Le Parisien.
Fonte in parte RaiNews e UCCRonline