La giuria del Premio Berto, presieduta da Ernesto Ferrero e composta da Cristina Benussi, Università di Trieste; Giuseppe Lupo, Università Cattolica del Sacro Cuore Milano e scrittore; Laura Pariani, scrittrice, e Stefano Salis, critico e giornalista del Sole 24 Ore, si è riunita a Milano ed ha selezionato la cinquina finalista della XXVII edizione. Il prossimo 29 giugno, a Mogliano Veneto, avrà luogo la proclamazione del vincitore. In lizza per la vittoria finale sono: Jonathan Bazzi, con Febbre, Fandango Libri, Alice Cappagli, con Niente caffè per Spinoza, Einaudi, Alessio Forgione, con Napoli mon amour, NN Editore, Francesca Maccani, con Fiori senza destino, SEM, Lorenzo Moretto, con Una volta ladro, sempre ladro, Minimum Fax. La formula del Premio, organizzato dal Comune di Mogliano Veneto in collaborazione col Comune di Ricadi, rimane sempre la stessa ossia i partecipanti sono tutti scrittori esordienti.
La XXVII edizione ha registrato la partecipazione di una cinquantina di opere edite da case editrici italiane con una buona partecipazione di piccoli editori indipendenti provenienti soprattutto dal Sud. Al vincitore sarà consegnato un assegno di cinquemila euro, mentre agli altri quattro finalisti spetterà un gettone del valore di cinquecento euro. L’importo è modesto, ma la possibilità di andare incontro alla notorietà è enorme. Basti pensare che il “Berto” ha incoronato negli anni passati autori come Paola Capriolo (1988), Giuseppe Lupo (2001), Michele Mari (1989), Antonia Arslan (2004) ed altri ancora, oggi tutti costantemente presenti in libreria. La serata finale è stata anticipata dalla trentesima edizione del premio di scrittura “La città di Berto” aperto agli studenti di Treviso, Venezia, Vibo Valentia e Catanzaro. Centoquaranta gli elaborati presentati. Tra i premiati anche Andrea Grillo, 5C Scientifico Vibo e Domenico De Vita, 2C Scientifico Lamezia Terme, nonché Gabriella Rosato, 3D liceo Campanella Lamezia Terme.