Blitz della polizia contro la cosca Libri di Reggio Calabria: decine di agenti della squadra mobile di Reggio e dello Sco impegnati per l’esecuzione di 17 misure cautelari, 12 in carcere e 5 ai domiciliari, chieste dalla Direzione distrettuale antimafia e firmate dal gip. Anche una serie di perquisizioni e di sequestri nei confronti di società e imprese. Secondo quanto emerso dalle indagini, diversi imprenditori e anche politici erano completamente al servizio della cosca. “Affermati imprenditori e politici locali e regionali – dicono gli investigatori – erano asserviti totalmente alle volontà” dei Libri in qualità di soggetti “intranei o concorrenti esterni”. Il consigliere regionale calabrese di Fratelli d’Italia Alessandro Nicolo’, (ex capogruppo nello stesso Consiglio per Forza Italia) capogruppo del Partito Democratico del consiglio regionale della Calabria Sebi Romeo, e l’ex assessore regionale Demetrio Naccari Carlizzi. Sono i tre politici coinvolti nell’operazione “Libro Nero”, condotta dalla Polizia contro la potente cosca di ‘ndrangheta “Libri”. Nicolo’ – in carcere – è accusato di associazione mafiosa, Sebi Romeo – ai domiciliari – è accusato di corruzione – mentre Naccari Carlizzi – indagato a piede libero – è accusato di concorso esterno in associazione mafiosa.
La cosca ‘Libri’ ha interferito nelle elezioni regionale calabresi del 2014. Dalle indagini condotte nell’ambito dell’operazione odierna ‘Libro Nero’ della Polizia di Stato di Reggio Calabria emerge che la cosca “ha saputo elaborare, tramite il medico odontoiatra Giuseppe Demetrio Tortorella, con un passato di consigliere e assessore all’urbanistica al comune di Reggio Calabria e Stefano Sartiano, raffinate strategie finalizzate a consentire l’elezione di persone che potessero agire quali loro preposti negli organismi istituzionali”. “L’ascesa politica del Consigliere Regionale Alessandro Nicolò – scrivono gli inquirenti – è stata costantemente supportata, fin dagli inizi, dalla cosca Libri. L’attività di indagine ha fornito elementi sulla centralità del ruolo svolto, per conto della citata cosca, dal binomio Tortorella/Sartiano in occasione delle elezioni per il rinnovo del Consiglio Regionale del novembre 2014. In quella tornata elettorale, la cosca ha convogliato parte del proprio cospicuo bacino di preferenze elettorali, in cambio di favori, verso Nicolo’, il quale venne eletto consigliere regionale in quota Forza Italia, salvo poi transitare nel partito Fratelli d’Italia, di cui è l’attuale coordinatore provinciale”.
Alessandro Nicolo’, consigliere regionale della Calabria, eletto in Forza Italia e poi transitato in Fratelli d’Italia, secondo gli inquirenti avrebbe fatto parte della ‘ndrangheta quale “referente politico delle sue principali articolazioni territoriali (in particolare cosca Libri e cosca De Stefano-Tegano del mandamento di Reggio Centro), stringendo uno stabile e permanente accordo con gli esponenti di tali consorterie mafiose e assicurando agli stessi – che gli procuravano ingenti pacchetti di voti in occasione delle consultazioni elettorali (comunali, provinciali, regionali) – benefici di vario genere (procacciamento di posti di lavoro; attribuzione di incarichi di fiduciari presso gli enti locali; risoluzione di problematiche presso le pubbliche amministrazioni; modifiche normative rispondenti agli interessi degli associati; aggiudicazione di appalti); e più in generale assumendo la funzione di uomo di riferimento delle cosche presso le istituzioni (Consiglio regionale della Calabria, Provincia di Reggio Calabria, Comune di Reggio Calabria).
Nell’ambito dell’inchiesta della Procura di Reggio Calabria, che ha portato all’esecuzione dell’operazione ‘Libro Nero’ contro la cosca ‘Libri’, è anche indagato, per concorso in tentata corruzione per atto contrario ai doveri d’ufficio anche il politico reggino Sebastiano Romeo, agli arresti domiciliari, attuale capogruppo del Partito Democratico in Consiglio Regionale. Colpiti da ordinanza di custodia cautelare agli arresti domiciliari, per tentata corruzione per atto contrario ai doveri d’ufficio sono, in concorso con Sebastiano Romeo, Francesco Romeo (Maresciallo della Guardia di Finanza) e Concetto Laganà (esponente del Partito Democratico di Melito Porto Salvo). Le indagini, scrivono gli inquirenti, “hanno consentito di accertare come Francesco Romeo abbia inteso avvicinare ed incontrare di persona Sebastiano Romeo, attraverso Laganà, con lo scopo di rivelare al consigliere regionale notizie riservate su attività di indagine che lo riguardavano, in cambio di favori personali”. “Complimenti alla Polizia di Stato, alla Dda e alla Procura di Reggio Calabria per l’operazione che ha inferto un duro colpo alla cosca Libri. Annunciamo che Alessandro Nicolò è stato immediatamente allontanato da Fratelli d’Italia a scopo cautelativo, e che siamo pronti a costituirci parte civile in un eventuale processo a suo carico”.
Lo scrive una nota del partito. “Ci consideriamo, infatti parte lesa in questa vicenda, giacché sono note le nostre storiche battaglie contro ogni forma di criminalità organizzata”. “Esprimiamo pieno sostegno al lavoro della magistratura in Calabria e fiducia che le indagini che coinvolgono affiliati alla cosca della Ndrangheta Libri, e alcuni esponenti politici, condurranno nel pieno rispetto dei diritti degli indagati ad accertare la verità. Tra gli indagati vi sono anche esponenti del Pd, per i quali la commissione di garanzia ha già provveduto immediatamente alla sospensione dal partito in attesa dell’esito delle indagini”. Così Nicola Zingaretti, che sottolinea come “sia necessario “un radicale processo di rinnovamento della classe politica calabrese”. –
Fonte Rainews
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