Intelligence, nuove frontiere di studi all'Università della Calabria. Costituito il Comitato per l’Intelligence Predittiva Intelligence, nuove frontiere di studi all'Università della Calabria. Costituito il Comitato per l’Intelligence Predittiva

Intelligence, nuove frontiere di studi all’Università della Calabria. Costituito il Comitato per l’Intelligence Predittiva

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Rende (21.10.2019) – Costituito il Comitato sulla “Predictive Intelligence” all’interno del Laboratorio sull’Intelligence dell’Università della Calabria. Spiega Mario Caligiuri, Direttore del Laboratorio: “La velocità dei fenomeni sociali richiede l’aumento delle capacità di previsione delle istituzioni e questo vale sia nell’ambito politico che delle forze di polizia. Va quindi ulteriormente accentuata la funzione dell’Intelligence intesa come strumento che osserva i fenomeni dell’ordine pubblico che potrebbero sfociare in rischi per la sicurezza nazionale. Gli episodi sono sempre più numerosi”. Il Comitato intende esaminare, nella logica predittiva dell’Intelligence rivolta alla sicurezza, i vari esperimenti tecnologici sulla prevenzione dei fenomeni illeciti che le forze di polizia stanno realizzando in tutta l’Italia, rappresentando secondo alcuni una rivoluzione copernicana del modo di fare sicurezza.

Il Comitato si propone di censire e valorizzare queste esperienze, confrontandole con le esperienze internazionali più significative. Pertanto si occuperà di previsioni sociali, capacità predittive dei Big Data, esperienze di Predittive Policing e iniziative legate ai poteri predittivi della mente, in analogia con quanto realizzato sopratutto durante la guerra fredda. L’obiettivo è quello di svolgere attività di censimento e valutazione delle iniziative in corso, coinvolgendo le istituzioni pubbliche, i centri di ricerca e le società private operanti nel settore dell’intelligenza artificiale per redigere studi, promuovere convegni scientifici e svolgere sperimentazioni sul campo integrandole con le indispensabili attività della human intelligence.

Si tratta di un percorso ambizioso che verrà svolto da un Comitato scientifico presieduto da Domenico De Masi, professore Emerito dell’Università “La Sapienza” di Roma e coordinato da Elia Lombardo ideatore del sistema XLAW sperimentato con successo dalla Polizia di Stato in numerose città per la previsione dei crimini urbani. Gli altri componenti sono Alfio Rapisarda Senior Vice President Security di ENI; Giacomo Di Gennaro, coordinatore del Master in Criminologia e Diritto Penale della Università “Federico II” di Napoli; Luca Pappalardo Data Scientist e Ricercatore presso l’Università di Pisa e il Consiglio Nazionale delle Ricerche di Pisa; Mirco Turco Psicologo e Direttore Scientifico del “Forentics Group”, Sergio Staro, Dirigente Superiore della Polizia di Stato presso la Direzione Centrale della Polizia Criminale; Donato Piccoli, responsabile Centro Studi “Sicurezza Urbana” dell’Istituto Nazionale di Urbanistica dell’Abruzzo e Molise.

Il Rettore dell’Università della Calabria Gino Mirocle Crisci ha dichiarato che “l’Università della Calabria ha sviluppato tra i primi in Italia lo studio dell’ Intelligence, continuando costantemente a rappresentare un punto di riferimento scientifico e culturale per la comunità nazionale”. Sulla stessa lunghezza d’onda il Direttore del Dipartimento Culture, Educazione e Società Roberto Guarasci che ha affermato: “il nostro Ateneo ha anticipato il bisogno di sicurezza presente nella società, proponendo qualificati e innovativi percorsi formativi con competenze specializzate”.

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