“Vogliamo capire se c’è la possibilità di intraprendere un viaggio, di tracciare un nuovo percorso grazie all’idea di una lista, creando un modello di democrazia, di partecipazione pubblica per un comune che sotto il profilo mediatico è associato al clan dei Mancuso”.
Esordisce così l’esponente del movimento politico-culturale “Tesoro Calabria”, Nicola Rombolà che avvia l’incontro-dibattito promosso presso la sala conferenze del Comune, insieme al presidente Carlo Tansi e allo storico ed ex senatore, Saverio Di Bella.
Dalla tavola rotonda l’idea che emerge è forte e chiara, allestire una lista civica guidata da Rombolà che concorrerà alle prossime elezioni amministrative affermando, anche su questo territorio, la presenza di “Tesoro Calabria”.
“Vogliamo dimostrare che il cambiamento è possibile – afferma –. Sarà quindi necessario costruire con risorse positive un percorso innovativo che possa essere esemplare non solo per Limbadi, ma anche per tutto il territorio perché questa cittadina non è un’isola deserta e non è formata da cittadini che sono portatori di virus o di una malattia particolare. Se c’è una malattia è perché chi rappresenta le istituzioni, sia a livello locale che centrale, non ha saputo dare le giuste risposte”. Importante, per Rombolà, è cambiare sotto il profilo politico-culturale-comunicativo. “I tempi – dichiara – sono stretti e non aiutano. Ma dobbiamo tracciare questo nuovo percorso creando un solco su cui bisognerà seminare attraverso un laboratorio politico-culturale che deve essere promotore di una nuova idea, di una nuova immagine di Limbadi. Se ci riusciremo o meno, è tutto da vedere, prima bisogna capire se c’è da parte dei cittadini l’intenzione di aderire”.
Con Di Bella il gruppo sta lavorando per fare emergere i lati positivi del territorio, “perché noi crediamo in una Calabria fatta di persone laboriose – dichiara Tansi –, per bene che vogliono costruire in questa regione un futuro per i propri figli. Limbadi rappresenta uno dei fortini della ‘ndrangheta e noi vogliamo profanarlo, attaccare questi miti e dimostrare che non sono inattaccabili, che le istituzioni possono anche espugnare questi ambiti, così come ho fatto a San Luca, anche se qui non mi candiderò in prima persona. La speranza è che i partiti permettano la presentazioni almeno di due liste altrimenti non ci sarà confronto”.
Il movimento civico “Tesoro Calabria” ha già gareggiato per le elezioni regionali durante le quali “abbiamo avuto la concorrenza spietata delle cosche di ‘ndrangheta – evidenzia Tansi –, ma nonostante tutto abbiamo preso quasi 60mila preferenze dateci da persone libere a cui non abbiamo promesso assolutamente niente e il fatto che non abbiamo potuto controllare i seggi, abbiamo avuto solo 50 rappresentanti di seggi su 2100, ci ha penalizzato. Per una manciata di voti non abbiamo rappresentanti in consiglio regionale”.