Nuove critiche da parte del gruppo di minoranza Movi@Vento nei confronti dell’operato dell’amministrazione comunale del sindaco Giuseppe Marasco.
A parlare questa volta è il consigliere di opposizione Salvatore Pagano, che si sofferma sulla prossima realizzazione di panchine in zona “Dietro al Castello, sotto la “Lamia” e sulla cosiddetta “Barcaccia” di piazza Cavour, che, per Pagano, starebbero suscitando molte perplessità e malcontento fra i cittadini.
“Ancora una volta – afferma il consigliere di Movi@Vento –, vogliamo ricordare al sindaco che quando ci sono da prendere decisioni in merito a questioni afferenti la collettività, oppure opere pubbliche destinate a restare nel tempo, i primi ad essere interpellati devono essere i cittadini. Non è un concetto difficile da capire. Fino a prova contraria il Comune è la “casa” di tutti e nessuno, neanche gli attuali amministratori, può arrogarsi il diritto di trasformarlo in un’abitazione privata e comportarsi come se dovessero cambiare l’arredamento della stanzetta dei loro bambini. Queste decisioni nascono dalle tante falle sociali che questi amministratori sono riusciti a creare, in primis, non dando ai nicoteresi uno Statuto a cui noi avevamo lavorato seriamente, apportando modifiche destinate a potenziare la partecipazione diretta dei cittadini alla vita politico-amministrativa e alle relative decisioni”. In effetti, lo Statuto comunale doveva essere discusso e approvato durante l’ultimo civico consesso, ma la maggioranza non si è presentata.
“Lo Statuto sta ancora aspettando – evidenzia Pagano –. Anche noi stiamo aspettando. E pensare che nel corso della campagna elettorale il sindaco, con toni alquanto solenni, aveva annunciato che avrebbe istituito i comitati di quartiere e di frazione. Nulla di tutto ciò è stato attuato nonostante le nostre continue sollecitazioni”.
Movi@Vento chiede con fermezza, quindi, che prima di prendere una decisione che riguardi il bene comune vengano ascoltati i cittadini o venga proposto un referendum per dare la possibilità di poter decidere in modo democratico e trasparente. “Dove sono le autorizzazioni della Soprintendenza alle Belle Arti in merito ai lavori che dovrebbero riguardare la Lamia? – si chiede il consigliere –. Abbiamo cercato e non ci sono. E il progetto sulla Barcaccia? Anche questo abbiamo cercato e non c’è. Gli ombrellini colorati possono produrre folclore, ma si possono togliere nel tempo. Però a tutto c’è un limite, non inventiamoci opere che deturpano la bellezza dei beni storico-culturali della nostra Nicotera, già bella di suo”.
Secondo l’opposizione, i cittadini, quelli che riescono ad essere obiettivi, ad avere autonomia di giudizio e pensiero critico, che vanno al di là del voto dato, della parentela e dell’amicizia, “non sono considerati, sono messi da parte. Così non va bene – per Pagano -. Dobbiamo ricordare ancora una volta che i cittadini nicoteresi non sono soltanto quelli del “Bravo sindaco, vai avanti così”. La nostra comunità va oltre un esiguo numero di tifosi virtuali che sono capaci di applaudire in automatico anche allo starnuto del sindaco. Diciamolo, l’ applauso di 200 mani non riflette quello di un intero paese. Nicotera e frazioni comprende una popolazione di oltre seimila abitanti reali e questi non applaudono, anzi, vogliono sapere e conoscere”.