“Esprimiamo un plauso per l’ottimo risultato conseguito oggi da magistratura e polizia di Stato in Calabria con l’indagine antiterrorismo che conferma, per l’ennesima volta, quanto efficace ed efficiente sia il lavoro di investigatori che, silenziosamente e costantemente, non perdono mai un colpo in uno dei settori più delicati e difficili della sicurezza. Un lavoro di altissima professionalità che, non a caso, distingue la polizia italiana come uno dei migliori Corpi. Un lavoro che donne e uomini in divisa svolgono parallelamente a mille altri servizi resi al Paese, e che su tutti i fronti rappresenta garanzia di sicurezza, di legalità e di libertà”.
Ad affermarlo Valter Mazzetti, Segretario Generale Fsp Polizia di Stato, a proposito dell’inchiesta antiterrorismo denominata “Miraggio” (https://mediterraneinews.it/2020/11/27/operazione-miraggio-eseguita-dalla-polizia-la-misura-cautelare-in-carcere-nei-confronti-di-un-italiano-per-auto-addestramento-al-terrorismo), condotta dalla Dda e dalla Digos di Catanzaro e Cosenza, che ha portato all’emissione di un’ordinanza cautelare nei confronti di un cittadino italiano residente in provincia di Cosenza, finito in carcere per auto-addestramento ad attività con finalità di terrorismo anche internazionale.
“Gli operatori della polizia di Stato – dichiara Mazzetti – guadagnano ogni giorno sul campo la fiducia che i cittadini devono continuare a riservare loro, e che è indispensabile perché si possa continuare a fare sempre meglio, soprattutto in quei territori e settori che più di tutti necessitano di uno sforzo comune e collettivo per raggiungere gli obiettivi. Uno sforzo che sul piano della politica e delle istituzioni non può tradursi in vuoti attestati di stima, ma deve tradursi nel massimo sostegno possibile agli appartenenti alle forze dell’ordine, che raggiungono straordinari risultati troppo spesso a costo di sacrifici personali, non adeguatamente riconosciuti, senza i necessari mezzi, senza le sacrosante tutele, senza un trattamento rispettoso della loro dignità e della loro professionalità. La polizia italiana rimane la migliore d’Europa ma i suoi operatori i peggio trattati su tutti i fronti. E questo dovrebbe far riflettere”.