Studenti Calabresi hanno partecipato al “Viaggio della Memoria”

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“Coltivare la memoria è essenziale per costruire un futuro di pace, evitando che le tragedie del passato possano riproporsi. La memoria per la Shoah non può essere affidata solo all’emozione perché questa svanisce, ma va nutrita con la cultura”.

Sono le parole della Ministra dell’Istruzione, Lucia Azzolina, che ha partecipato insieme a David Ermini Vice Presidente del Consiglio Superiore della Magistratura, Noemi Di Segni Presidente U.C.E.I. a studenti, docenti e dirigenti scolastici al  Viaggio della Memoria.

L’iniziativa che il Ministero dell’Istruzione mette in campo ogni anno insieme all’Unione delle Comunità Ebraiche Italiane, offre alle scuole selezionate a livello nazionale per i progetti didattici realizzati sul tema della Shoah – nel mese in cui si celebra il Giorno della Memoria –  l’opportunità di ripercorrere la storia nei luoghi in cui è stata vissuta, di ascoltare le testimonianze dei superstiti, di riflettere sul passato.

C’era anche un’autorevole rappresentanza della scuola calabrese e vibonese, costituita da Franca Falduto, responsabile regionale delle Consulte degli Studenti e Giovanni Carè, presidente regionale delle stesse ad ascoltare la toccante testimonianza di quanto vissuto ad Auschwitz, dalla viva voce di Tatiana Bucci e Oleg Mandic. Segno tangibile di un positivo percorso avviato da tempo dalle Consulte degli Studenti e dalle scuole di riferimento in tema Shoah.

“E’ un’esperienza datata ma sempre nuova, dichiara Franca Falduto; nuova nelle emozioni, nelle riflessioni, nelle espressioni sofferte degli studenti che partecipano a questo “viaggio” che, ne sono certa, li segnerà positivamente per il resto della loro vita”.

Voce narrante del primo giorno a Cracovia, che ha preceduto la visita ad Auschwitz, lo storico Marcello Pezzetti che ha raccontato quanto accaduto nella “piazza delle sedie”, dove migliaia di ebrei venivano radunati ogni giorno e quasi sempre venivano fucilati sul posto.

I ragazzi hanno avuto l’opportunità di visitare il campo di Auschwitz-Birkenau, l’ex ghetto nazista nel quartiere Podgorze, l’antico quartiere di Kazimierz e la Sinagoga Tempel. All’interno della Sinagoga è stata rinnovata la Carta d’Intenti tra il Ministero dell’Istruzione, l’Unione delle Comunità Ebraiche Italiane, il Consiglio Superiore della Magistratura e l’UNAR (l’Ufficio Nazionale Antidiscriminazioni Razziali) del Dipartimento per le Pari Opportunità della Presidenza del Consiglio dei Ministri.

Un monito perché la fatica di raccontare che in questi anni hanno sostenuto i testimoni diretti, con il rinnovato dolore che porta con sé, non sia vanificato dalle campagne d’odio, arriva dalla presidente delle comunità ebraiche Noemi Di Segni, già insignita del Premio “Convitto Gaetano Filangieri” organizzato in parneriato con il coordinamento regionale delle Consulte degli Studenti e Ufficio Scolastico Regionale, ed assegnato dal rettore del convitto vibonese,  Alberto Capria, il 20 dicembre u.s.      Da lei l’invito a ricordare che l’Olocausto non è stato un incidente né il sonno della ragione, ma il risultato di un preciso quanto aberrante pensiero politico.

I ragazzi ad Auschwitz Birkenau hanno avuto l’opportunità di ascoltare la testimonianza di chi, intolleranza, razzismo ed odio, li porta ancora impressi sulla sua pelle.

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