Ieri, prima assemblea nell’aula consiliare e poi occupazione della stazione di Rosarno, oggi a Catanzaro per incontrare il governatore Oliverio, domani ancora a Nicotera per confrontarsi con l’ing. Domenico Pallaria, responsabile regionale del settore lavori pubblici. Il Movimento 14 luglio non molla. Anzi, continua la sua avanzata lungo il percorso che, nelle intenzioni di tutti i suoi componenti, deve obbligatoriamente portare alla soluzione definitiva dei problemi dell’acqua marrone che sgorga dai rubinetti di casa e del mare sporco. In gioco ci sono la salute della gente e lo sviluppo economico del territorio. L’immensa scorta di pazienza s’è esaurita. L’ordinanza che vieta l’utilizzo dell’acqua per uso umano si avvia verso i tre anni di vita, mentre la questione del mare sporco può tenere a battesimo il quarto lustro. La gente ha sopportato di tutto, ora dice basta. E lo dice con determinazione specialmente quando è costretta a prendere atto che, dopo quattro mesi di allentamento della tensione, praticamente né Comune né Regione sembra abbiano mosso un dito per per corredare a livello tecnico e burocratico tutti gli interventi concordati sotto la calura dello scorso agosto.
La sconfortante verità è venuta a galla nell’assemblea di ieri mattina. In realtà, il “14 luglio” ieri aveva in programma l’esportazione della protesta davanti alla cittadella regionale di Germaneto. I dirigenti del Movimento però, sollecitati dagli uffici della Regione, hanno accettato di cambiare programma per dialogare con i due tecnici Ioele e Stenta inviati dall’assessorato competente per fare il punto della situazione. Dal confronto emergeva, in buona sostanza, che tutto era fermo all’estate scorsa. I finanziamenti regionali promessi e messi a verbale non hanno ancora alcun supporto cartaceo e tecnico. Bloccati, quindi, 205mila euro previsti per gli interventi più urgenti e altri 400mila per la depurazione, mentre per 7,9milioni di euro destinati ad affrontare le emergenze costiere, tra cui quelle di Nicotera, mancherebbe ancora il placet del ministero competente per l’inquadramento nei capitoli di bilancio. Il disappunto pervadeva l’assemblea e i pullman, che dovevano servire per raggiungere Catanzaro, facevano, invece, rotta verso la stazione di Rosarno. Un blitz in piena regola che, in pochi minuti, ha riversato sui binari una massa di persone coi nervi tesi. Persone alle quali va dato atto di aver tenuto comportamenti civili durante le circa tre ore di occupazione dello scalo ferroviario rosarnese.
Per tenere sotto controllo la situazione sono arrivati da Rosarno, Gioia Tauro e da Vibo numerosi carabinieri e agenti di polizia. Si sono limitati a vigilare sugli sviluppi della situazione che, comunque, incideva, e non poco, sul traffico ferroviario determinando non solo ritardi sugli orari dei treni, ma anche la soppressione di alcune corse locali. Alle 15,40 i dimostranti raccoglievano bandiere e striscioni e rientravano alla base per organizzare l’incontro di stamattina con il governatore Mario Oliverio. Incontro al quale potrebbe essere presente il commissario straordinario Nicola Auricchio. <La situazione è estremamente delicata – afferma Pasquale Pagano, presidente del Movimento 14 luglio – e perdere ancora tempo è davvero una scelta sbagliata. Noi prendiamo atto dei risultati delle analisi microbiologiche fatte da Arpacal, Sorical e Comune e riflettiamo sui dati. Se persiste l’iperclorazione dell’acqua significa che nella stessa sono presenti grosse cariche batteriche che vanno eliminate con i disagi che si possono immaginare>.
Per certo <la gente – continua Pagano – sta attenta a quanto succede e cerca di evitare conseguenze a livello sanitario. L’alternarsi dei dati delle analisi, però, non può che preoccupare>. In effetti, specialmente nella frazione Marina vengono lamentati numerosi casi di otiti esterne e di infezioni urinarie. Il responsabile del Movimento, peraltro, sofferma l’attenzione su un altro aspetto non secondario e, cioè, sugli esborsi che ogni famiglia da anni sta affrontando per acquistare acqua minerale o per fare rifornimento in altre zone. <Il Comune – sottolinea Pagano – ha deciso uno sgravio del 50% sui costi delle bollette. Non usufruendo di acqua potabile riteniamo che tale tariffa vada decisamente rivista a ribasso. Un problema questo che, comunque, abbiamo affidato ai legali del Codacons. Una cosa devono tenere ben presente le istituzioni: noi vogliamo vivere e non sopravvivere. A tutela di questo diritto lotteremo sino alla fine>.