”La legione scomparsa” della prof.ssa Lilla Sturniolo edito da Laruffa, è un romanzo interessante, ambientato nell’epoca tardo-antica della storia dell’impero romano che attraversava un momento molto drammatico e difficile, in quanto stava per tramontare per sempre il sogno di restaurare l’unità negli immensi territori, che abbracciavano ben tre continenti allora conosciuti: Europa, Africa ed Asia.
Gli imperatori che si avvicendarono sul trono dovettero subire una trasformazione irreversibile: le orde dei capi barbarici dentro il limes, il confine romano imperiale.
L’arrivo di questi nuovi invasori, per nulla accomodanti e inciviliti, determinò un vero e proprio choc nella società romana del tempo: nel 410,Roma, la sacra capitale storica, verrà saccheggiata e lasciata in balìa dei barbari per tre giorni, con devastazioni inimmaginabili e violenze di ogni tipo sulla popolazione inerme.
Alle difficili situazioni in politica interna ed estera si congiunsero carestie, epidemie e malanni di ogni tipo. Di chi era la colpa di questo disastro? L’imperatore Diocleziano non ebbe dubbi: i cristiani erano i responsabili della crisi epocale che l’Impero stava attraversando.
Così la persecuzione anticristiana venne avviata con una ferocia ed una brutalità senza limiti. I soldati a difesa dell’Impero erano mobilitati anche negli eccidi in massa dei cristiani, ma…
Una legione di coraggiosi era interamente costituita da cristiani: è l’Angelica Legio degli storici, la Prima Maximiana Thebaea, la Legione Tebana sterminata a motivo della fede, la cui esistenza oscilla di continuo tra storia e leggenda, tra ritrovamenti miracolosi e testimonianze scritte assai rare.
Nel romanzo la Sturniolo narra la vicenda di questi eroi semisconosciuti, sui quali poco o niente è stato mai scritto di compiuto. Soldati e cristiani al tempo stesso: un dilemma che i Tebei risolvono con un epilogo mitico ed esemplare. Una storia di straordinari militi dell’Impero terreno e di combattenti di Cristo, martiri innocenti della fede, capaci di disprezzare anche la morte pur di non cedere ai loro altissimi ideali.
Ebbene il romanzo della prof.ssa Sturniolo è stato presentato a Palmi, nell’incantevole location del Belvedere Suriano, nell’ambito del Festival Letterario “Streetbook Palmi”.
L’avv. Sina Bruno, vicesindaco di Palmi, dopo i saluti istituzionali, ha tracciato un profilo biografico dell’autrice: donna straordinaria, colta e raffinata; laureata in Letteratura Cristiana Antica con lode presso l’Università degli Studi di Messina.
Insegna letteratura Italiana e ha insegnato Storia della Chiesa e dei Concili Ecumenici.
Ha collaborato con diverse riviste locali come “Calabria Sconosciuta e “Calabria Letteraria e internazionali come “Vivere in”.
Poetessa sensibile e delicata , ha pubblicato sette sillogi poetiche, una raccolta di racconti e di recente un’altra silloge poetica dal titolo “Germogli” Edizioni Albatros.
A seguire l’editore Domenico Laruffa ha presentato il libro, entrando nel cuore del testo, da lui definito “epico” per le tematiche affrontate e per l’altezza degli ideali presentati.
I personaggi sono molto forti e vivaci e anche se si tratta di un romanzo storico, calza benissimo nell’attuale contesto.
“La Lancia Sacra tocco magistrale della scrittrice e della sua preparazione storica”.
Ha concluso l’autrice, la quale non senza emozione, ha letto una pagina del libro.
Numeroso e partecipe il pubblico presente.
Ricordiamo inoltre che la Kermesse letteraria, quest’anno è giunta alla sua quarta edizione, fortemente voluta dall’Amministrazione comunale palmese guidata dal sindaco Giuseppe Ranuccio e dall’assessore alla cultura Wladimiro Maisano e con la collaborazione dell’Assessore alle Politiche Sociali e Giovanili del Comune di Palmi, Eliana Ciappina, nonché del dottor. Giovanni Parrello responsabile dell’Area 1 “Affari Generali” del medesimo Comune di Palmi.
Produttivo, inoltre, l’importante supporto di alcune associazioni locali: Karòs, Officine Balena, Terrasita, Arte che Parla.