C’è una bellissima frase di Nelson Mandela che dice: “L’istruzione e la formazione
sono le armi più potenti che si possono utilizzare per cambiare il mondo”.
Purtroppo oggi la scuola, oltre al disagio provocato dalla pandemia, è afflitta da numerosi problemi che vanno dagli Istituti
che versano in cattive condizioni, dai pochi soldi che non bastano nemmeno per le
fotocopie.
E poi c’è il problema degli insegnanti che mancano, conseguenza dei ritardi nel
nominarli, spesso manca anche il personale Ata.
I ragazzi, vengono molto spesso scoraggiati, perché da più parte viene detto loro
che la scuola non serve a niente, che non offre opportunità lavorative.
Spesso gli viene anche detto che ormai si può trovare tutto su internet: storia,
geografia, informazioni. Per fare i calcoli poi ci sono i telefonini, tutti dotati
di calcolatori.
C’è poi chi pensa di risolvere i problemi della scuola, introducendo più computer
e lingue straniere.
Non è così! Bisogna far capire a tutti che la scuola è un posto dove tutti possono
imparare a diventare migliori. Un posto dove imparare a leggere e scrivere correttamente nella propria lingua.
Padroneggiare la propria lingua è un requisito importante per essere rispettati,
per essere capiti e allargare il cerchio delle proprie conoscenze.
Gli antropologi dicono che scrivere a mano è l’arte più squisitamente umana dell’educazione.
Penso, scrivo e sono io. Guardo quello che scrivo e mi riconosco nella mia scrittura.
Quando scriviamo, è l’intelligenza della vita che danza attraverso la nostra mano,
la nostra penna.
La nostra grafia è un gesto della nostra anima che pensa e si materializza
nel corsivo. E’ nel corsivo che lasciamo il nostro essere unici, diversi dall’altro.
E poi l’importanza dei libri, leggendo impariamo a diventare migliori, viaggiamo
senza bisogno dell’aereo e, scopriamo mondi sconosciuti. Leggendo la mente si apre,si sviluppa la capacità di riflessione, leggendo ci scopriamo più ricchi di prima.
Conoscendo i grandi classici come: I Promessi Sposi, l’Iliade, l’Odissea, La Divina
Commedia, il caro amato libro Cuore che per anni e anni è stato la Bibbia della
scuola italiana e i classici della poesia.
Chi non ricorda l’indimenticabile poesia “San Martino”?
Conoscere i grandi classici e la storia del passato è importante perché solo conoscendo il nostro passato, possiamo capire meglio il presente, proiettandoci nel futuro.
E’ leggendo che si sviluppa la coscienza critica!
Noi siamo quello che fummo!
Dobbiamo salvare la scuola, dobbiamo ridargli quell’anima che ha caratterizzato la
sua nascita. I grandi scrittori, poeti, professionisti e politici “sono nati” nella
scuola, facendo spesso sacrifici che i ragazzi di oggi nemmeno immaginano.
Mia nonna mi raccontava che i suoi fratelli andavano a piedi da Cirello di Rizziconi
al Liceo Classico di Cittanova.
Divennero due brillanti avvocati.
Ricordiamo Malala la giovane pakistana che ha rischiato
di morire per difendere il suo diritto allo studio.
Malala dice che i libri e le penne sono più forti delle pallottole. Anni fa, non
ricordo dove ho letto questa frase: “Chi apre la porta di una scuola, chiude una
prigione”.
Apriamo quindi le porte della scuola, investiamo su di essa, riportiamola ai lustri
del passato.
Se vogliamo davvero dare un futuro migliore ai nostri giovani, la strada da seguire
è solo questa, solo lo studio è la pietra angolare della libertà.
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