Il 29 settembre del 1994, sull’autostrada Salerno-Reggio Calabria, nei pressi dell’uscita di Vibo Valentia, l’automobile su cui viaggiava Nicholas Green, insieme ai genitori, venne per errore scambiata per quella di un altra persona e bersagliata da numerosi colpi di arma da fuoco sparati da due rapinatori: Michele Iannello (poi collaboratore di giustizia) e Francesco Mesiano. Il bambino rimasto gravemente ferito, sarebbe poi deceduto due giorni dopo, al Policlinico di Messina, dopo essere stato in coma. Un dramma che scosse le coscienze del mondo intero e che ebbe anche un risvolto di grande umanità, in quanto i genitori decisero di donari gli organi del piccolo.
Tra coloro che ricevettero quel dono vi era anche Andrea Mongiardo, di Roma, nato con una malformazione congenita, che ricevette il cuore del piccolo Nicholas e che però oggi purtroppo, per un destino davvero avverso, è deceduto all’età di 37 anni a causa delle conseguenze di un linfoma. Andrea in questi anni trascorsi dal trapianto, si era diplomato perito elettronico e aveva lavorato in un call center.
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