Avviata indagine per individuare eventuali criticità sulle strutture scolastiche.

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Una relaziona corposa quella che gli ingegneri di “Sismlab” – un’azienda spin-off dell’Università della Calabria -hanno inviato nei giorni scorsi al comune di Vibo valentia che – a suo tempo – aveva dato a questi l’incarico di compiere una verifica sugli edifici scolastici della città capoluogo a seguito anche dell’allarme suscitato dagli eventi sismici che hanno interessato la penisola.

Il lavoro che è stato svolto dagli ingegneri Giacinto Porco, Dolores Romano e Nicola Francesco Dario De Vita ha dovuto certificare se le 25 strutture che ospitano le scuole pubbliche del territorio di Vibo Valentia e frazioni siano pericolanti o meno e le sorprese – dai risultati di questa che è solo una prima parte della ricognizione – non sono mancate, in quanto se per tutte le scuole vibonesi, all’esito dei controlli suddetti, è stato espresso un giudizio positivo circa l’idoneità all’uso scolastico, per sette di queste (la Vespucci di via Stazione a Vibo Marina; la Don Bosco-Infanzia di via Palach a Vibo; la Don Milani di via Roma a Vena Superiore; la primaria e secondaria di via II trav. Emilia di Piscopio; la Montessori di via Accademie vibonesi a Vibo; la Trentacapilli di via Aloe a Vibo e la infanzia e primaria di via Rosaniti/via Roma a Longobardi)  il giudizio positivo è risultato condizionato alla rimozione delle parti pericolanti.

Trattasi però di di pericoli eliminabili con dei semplici interventi.

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