Martedì 7 marzo alle ore 21,00 al Teatro Comunale F. Cilea di Reggio Calabria, La Bottega Teatrale di Giangurgolo, presenterà “I Cari Parenti”, commedia in due atti di Oreste Arconte, tratta dall’omonimo romanzo di Saverio Strati.
L’opera è un genere “amaro” e descrive la situazione che si viene a creare in una ristretta famiglia composta da padre, don Antonio e figlia, Mariarosa, dopo la notizia che quest’ultima ha ereditato una grossa fortuna da una lontana comare d’America.
A seguito di questo evento vengono fuori tutte le problematiche non risolte all’interno del gruppo familiare. In pratica i legami del padre e della figlia sono messi i crisi dal fatto che il padre davanti alle pretese della figlia di potersi, ora, rifare una sua famiglia possa vedersi sconvolgere la sua condizione di uomo tranquillo servito e assistito. In questo contesto si inserisce l’altra figlia, Teresa, e suo marito, Nino. L’altro figlio, Stefano, affermato e non proprio “pulito” politico viene sempre citato, ma non appare mai in scena.
Il padre cerca in tutti i modi possibili di evitare che qualche “pretendente” posa spuntarla in un’idea di matrimonio combinato per interesse, anzi lo ostacola opponendosi con tutta la forza possibile, sorella e cognato fanno riemergere i nodi mai risolti di una donna che ha trascorso la vita al servizio del padre e che nulla ha mai potuto pretendere per il suo riscatto, se no sogni irrealizzati e rimasti nel cassetto. Epilogo buffo e a sorpresa avviene quando un gruppo di famiglia, in chiaro odore di mafia e con parenti importanti, si presenta al fidanzamento tanto atteso. Il pretendente di Mariarosa non si presenta con i suoi genitori per sancire il fidanzamento, è andato in montagna a cacciare per portare l’aquila reale alla futura e fortunata sposa. Intanto il tempo scorre, lo sposo si fa attendere e l’ansia si fa sempre più forte fino a quando…
Una storia che fa meditare profondamente su come viene intesa la politica locale basata soprattutto sulla clientela sfruttando il bisogno della gente a causa dell’atavica assenza di lavoro e soprattutto, badando principalmente a se stessi e non ai bisogni collettivi. Ma anche su quella della donna irrealizzata perché oppressa dalle sue mancate scelte e succube di un sistema chiuso, retrogrado, ignorante e figlio del pregiudizio collettivo.
La Compagnia Teatrale di Giangurgolo è nata nel 1992 come branca artistica dell’Associazione Culturale “Nuovo Giangurgolo” portata avanti con grande zelo dal presiedente Antonio Trapani Lombardo. Dal 1992 al 2010 L’Associazione ha pubblicato il mensile “Nuovo Giangurgolo- Periodico di Reggio Nord”
Lo scopo della Compagnia Amatoriale “La Bottega Teatrale di Giangurgolo”, fondata e diretta da Oreste Arconte fu ed è quello di valorizzare e promuovere gli autori Calabresi e contribuire a far nascere una drammaturgia regionale calabrese identitaria.
Tra le principali commedie che la Compagnia ha messo in scena in questi lunghi anni di attività
ricordiamo:
I Polifroni – Storia di una ricca famiglia reggina, tratta da Oreste Arconte dal romanzo “La Conca degli Aranci di Saverio Strati;
Il Diavolo Curioso, di Corrado Alvaro e adattamento di Oreste Arconte;
La Storia della Mottarossa, testo storico di Oreste Arconte;
Gli amori di don Angelo Falvetti, tratto da Oreste Arconte dal romanzo “Artemisia Sanchez” di Santo Gioffré;
Melodia e Poesia, recital di poesie e canti in ricordo di Pino Santoro;
Servo Inutile, tratto da Oreste Arconte, da “Aurelio Sorrentino, Confessioni di un vescovo”, a cura di mons. Antonino Denisi;
L’amuri è orbu, testo brillante in dialetto reggino di Oreste Arconte;
I Cari Parenti, tratto da Oreste Arconte dall’omonimo romanzo di Saverio Strati.
Ha fatto teatro e laboratorio teatrale nelle scuole reggine di ogni ordine e grado.