Parte dal Vibonese una nuova sfida nel campo delle energie pulite.
A cimentarsi è la “Primerano Srl”, azienda con sede a Gerocarne da decenni impegnata nella produzione di impianti oleari, il cui staff ha progettato e realizzato un’apparecchiatura per produrre compost dagli scarti di macellazione animale: un’innovazione nel settore, unica nel suo genere a livello mondiale.
L’idea nasce dall’incontro a una fiera di settore tra il responsabile aziendale vendite e quello di un’impresa di allevamento, macellazione e trattamento scarti animali (conigli), e produttrice di mangimi, con sede addirittura in Uzbekistan. Una sfida affascinante che Pino Grillo, cofondatore e manager dell’attività insieme alla moglie Enza Primerano, non si è lasciato sfuggire, mettendo in campo le proprie conoscenze e uno staff di ingegneri e agronomi per un’apparecchiatura idonea.
«In un mondo in cui sono sempre più pregnanti la sostenibilità ambientale e l’economia circolare – sottolinea Grillo – ci siamo concentrati su come poter soddisfare queste esigenze, utili anche a salvaguardare un pianeta sempre più in bilico. L’impianto – prosegue Grillo – è costruito interamente nelle nostre officine ed è pensato per seguire l’intero ciclo di produzione di biofertilizzante: dal trattamento degli scarti di macellazione all’insaccamento per la commercializzazione, passando per le fasi di compostazione, ventilazione (con rilascio del prodotto in apposite vasche) e peso. Un macchinario complesso ma, proprio per questo, affascinante da realizzare, per produrre il quale i clienti uzbeki hanno girato a lungo, fermandosi a Gerocarne, alla “Primerano Srl”, che ha consegnato ai richiedenti un sistema all’avanguardia e completamente automatizzato, in grado di generare un compost con caratteristiche chimico/organolettiche pari agli altri concimi organici in commercio». Ma la voglia di innovare per essere un passo avanti agli altri non si ferma qui.
Prossima tappa, infatti, la produzione di un modello di compostiera da proporre a enti e aziende pubbliche e private per il trattamento e la trasformazione in fertilizzante dei rifiuti organici domestici, con l’ulteriore obiettivo di abbattere i costi di trasporto dell’umido in discarica e far risparmiare i contribuenti. Un impianto ecosostenibile, che non necessita di infrastrutture in cemento e che, all’occorrenza, può essere anche spostato. «L’inventiva, la flessibilità nella produzione e la solerzia nella risposta alle richieste del mercato – conclude Pino Grillo – sono i punti di forza che hanno fatto sempre più apprezzare la nostra azienda non solo in Italia e in Europa ma anche in Asia Centrale e nel mondo Arabo, con cui si stanno stabilendo contatti per nuove commesse di progetti tecnologicamente sostenibili e socialmente responsabili». Da Gerocarne, per il momento, è tutto: linea a un ambiente più sano.
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