E’ in uscita il nuovo libro a cura di Gianluca Rubino, già candidato al Premio Strega Poesia 2023, con la collaborazione della prof. Caterina Brasca, dal titolo “Detenuti “in” Lingua”, edito da Libritalia.
Andrea, Clemente, Calogero, Alessandro, Orazio, Simone, sono i protagonisti di questa nuova opera.
Non è un romanzo, né un trattato di diritto penale, ma una chiacchierata tra sei detenuti che frequentano il terzo anno dell’Istituto dei Servizi per l’Agricoltura e lo Sviluppo Rurale “Enrico Gagliardi” di Vibo Valentia e che, dalla sezione alta sicurezza del Penitenziario vibonese, dove i prof Rubino e Brasca hanno insegnato, tra una lezione e l’altra, conversano allegoricamente su una faccenda dalle origini antiche: “La questione della lingua”.
“Giorno dopo giorno, lezione dopo lezione, l’argomento prendeva sempre più corpo, l’entusiasmo incuriosiva e motivava i sei amici protagonisti nel desiderio di conoscenza che alberga in ognuno di loro”- raccontano gli autori.
Ed ecco che da una semplice battuta pronunciata da uno dei detenuti ne è venuto fuori un lavoro che lascia, comunque, aperto un interrogativo: “E se tutti avessimo parlato il latino?”.
Ho accettato la proposta senza esitazione – dice l’editore Enrico Buonanno – questo lavoro di Gianluca Rubino e della prof. Caterina Brasca mi ha entusiasmato.
Il direttore editoriale – Simona Toma aggiunge – dopo aver analizzato l’opera, che ci ha convinti – abbiamo realizzato un prodotto interessante sia per la tematica, sia perché i personaggi che animano questo racconto sono dei detenuti che, dal punto di vista intellettuale, hanno vissuto quella libertà di pensiero che li ha portati a vivere, seppur per un breve periodo, al di là delle sbarre, con la mente.