A Massimo Cacciari, filosofo contemporaneo tra i più significativi, e professore emerito di Filosofia presso l’Università San Raffaele di Milano, nonché pensatore politico che non ha mai temuto di confrontarsi, da amministratore (è stato Sindaco di Venezia) con la sempre complessa realtà del governare, venerdì 19 maggio con inizio alle ore 17,00 presso la Sala Giuffrè della Biblioteca “Pietro de Nava” di Reggio Calabria sarà conferito il Premio Anassilaos Civitas Europae “Erasmo da Rotterdam”. Studioso di F.W. Nietzsche, L. Wittgenstein, M. Heidegger e F. Kafka nonché profondo conoscitore della cultura viennese e mitteleuropea tra Ottocento e Novecento, egli si è ben presto trovato ad affrontare la crisi del pensiero dialettico della tradizione hegeliano-marxista, studiando gli autori e le culture sopra ricordati, ritenuti espressione di questa crisi, cercandone le ragioni profonde nella tradizione metafisica e teologico-religiosa dell’Occidente. Tra i prestigiosi riconoscimenti ricevuti si ricordano il premio Hannah Arendt per la filosofia politica nel 1999 e quello dell’Accademia di Darmstadt per la diffusione della cultura tedesca all’estero (2002) Il suo impegno intellettuale e politico – si legge nella motivazione del riconoscimento – si può ben concepire nello spirito nel Nomos – del Diritto – come tentativo di custodire, di conservare, di tenere “in forma” la contemporaneità sul baratro del destino di consunzione, nel dilagare dell’anomia e della barbarie. Per il filosofo qualsiasi esercizio autoreferenziale del potere, qualsiasi tentativo politico che non sia – esplicitamente o implicitamente – connesso ad un fine ultimo, appare inefficace, spiritualmente ‘sradicato’, irrealistico, disincarnato. Nella circostanza lo studioso terrà una Lectio sul pensiero di Giuseppe Rensi e la “Filosofia dell’Assurdo”. Giuseppe Rensi, nato a Villafranca di Verona, 31 maggio 1871 e morto a Genova il 14 febbraio 1941), avvocato veneto, professore a Messina e a Genova, filosofo, socialista, politico del Canton Ticino naturalizzato svizzero, teorico della democrazia elvetica, democratico, pragmatico e scettico, anti idealista, cultore dell’autorità che persuade, antifascista e, per ciò, espulso dall’Università nel 1934, esprime, nel contesto di un’enorme produzione non priva di feconde contraddizioni, un rarissimo (in Italia) approccio scettico e nonviolento che, come tale, si avvicina ad un tipo peculiare di riflessione religiosa, ad un caratteristico rapporto esistenziale con il divino. A moderare l’incontro, dopo il saluto delle Autorità e la consegna del riconoscimento, sarà il dott. Vincenzo Musolino, Responsabile del Centro Studi “Aldo Capitini” dell’Anassilaos. Con Cacciari appare ormai avviata la 35^ edizione del Premio Anassilaos che fin dallo scorso anno, grazie anche al Centro di Studi Filosofici, ha riservato grande spazio alla filosofia con i riconoscimenti conferiti a Dario Antiseri, Flavio Felice e Rocco Buttiglione.
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