Il consiglio provinciale assegna a Fabrizia l’ultima autonomia messa a disposizione per il Vibonese dal decreto “Milleproroghe e sul Piano di dimensionamento 2024/27 cala definitivamente il sipario. Il verdetto arriva dopo oltre un’ora di dibattito che vede la proposta formulata a favore di Fabrizia dalla consigliera d’opposizione, Maria Teresa Centro, prevalere su quella avanzata dal presidente della Giunta, Corrado L’Andolina, a favore dell’ic “Pagano” di Nicotera, con cinque voti a favore (Maria Teresa Centro, Domenico Tomaselli, Daniele Galeano, Carmine Mangiardi e Alessandro Lacquaniti) e tre contro (Corrado L’Andolina, Giuseppe Leone e Marilena Briga). In precedenza era stata bocciata, con un voto a favore e sette contrari, la proposta presentata dal consigliere Tomaselli che prevedeva lo sdoppiamento dell’ic di Tropea con conseguente costituzione dell’ic di Ricadi. L’esito finale non fa altro che mettere ancora una volta in evidenza la discrasia politica esistente tra le forze di maggioranza che, al momento del voto, si spaccano con Carmine Mangiardi, Alessandro Lacquaniti e Daniele Galeano pronti ad orientare le vele verso la postazione dell’opposizione. Una scelta giustificabile solo con la volontà di salvaguardare un territorio alquanto disagiato come quello che comprende Mongiana, Nardodipace e Fabrizia. In sostanza, i consiglieri del litorale (Tomaselli-Centro), approfittando delle incertezze aleggianti nella maggioranza, prendono in mano la situazione e, anziché tutelare il territorio costiero, danno vita ad una sorta di connubio mare-monti senza tanti precedenti.
L’intesa non torna gradita al presidente L’Andolina la cui proposta, tutto sommato, era tutt’altro che campata in aria. Scegliendo di assegnare l’autonomia aggiuntiva all’ic “Pagano” di Nicotera mirava, infatti, ad ottenere due piccioni con una fava. Oltre a porre fine al malumore esistente nel centro costiero, i cui alunni della scuola dell’obbligo sono stati aggregati a Rombiolo, avrebbe, contemporaneamente, “sgonfiato” il comprensivo di Tropea (1460 alunni, 33 plessi e sette comuni interessati) e quello di Rombiolo (1692 alunni, 32 plessi e sei comuni coinvolti). Queste cose il Presidente prova a spiegarle a più riprese, ma la sua maggioranza…non c’è. Il verdetto finale, comunque, viene salutato con soddisfazione dai sindaci di Nardodipace (Romano Loielo), Mongiana (Francesco Angilletta) e Fabrizia (Francesco Fazio). Il recupero dell’ic di Fabrizia indebolisce, di converso, l’ic di Serra San Bruno, che da 941 alunni passa a 591, ma, seppur sottodimensionato, mantiene la sua autonomia almeno per il prossimo anno scolastico, quando, con ogni probabilità, finirà in reggenza. Esulta anche il consigliere regionale Antonio Lo Schiavo. «Apprendo con soddisfazione – afferma – del voto favorevole da parte del Consiglio provinciale di Vibo Valentia per il mantenimento dell’autonomia scolastica dell’ic di Fabrizia. È una scelta, che va nella direzione che io stesso avevo auspicato per una maggiore garanzia del diritto allo studio nell’area geograficamente più svantaggiata della provincia>. Non abbiamo dichiarazioni di altri politici, ma, di certo, saranno tutti favorevoli a Fabrizia. Per loro Nicotera esiste soltanto nel periodo elettorale.