Intervista al duo “I Malati Immaginari”

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E’ uscito da poco  in radio, sulle piattaforme digitali e in tutti i digital stores “I love you”, il nuovo singolo de I malati immaginari.

Il duo elettrowave  è ritornato  con un brano che, a dispetto del titolo, è un urlo straziante nella notte.

Il ti amo del ritornello non è più un dolce sussurro d’amore, ma un rigurgito di dolore per un sentimento non corrisposto, un sentimento tossico, iniettato a piccole dosi per placare l’astinenza, come una droga che travolge tutto il corpo fino alla sua completa dissoluzione.

Dario e Laura, ci hanno gentilmente concesso la seguente intervista:

 

1)Come mai avete scelto questo nome?

Perché siamo Malati Immaginari di nome e di fatto! Siamo ahinoi fra quei nove milioni di italiani che vivono la loro vita fra ipocondria, ansia e attacchi di panico, al punto da limitare o bloccare completamente la regolare quotidianità. Non ce ne vergogniamo, anzi, abbiamo iniziato a suonare insieme come percorso di terapia, ed eccoci qui, ancora insieme dopo quattro anni e con tantissimi live alle spalle, 130 per la precisione dal 2022. Abbiamo trasformato le nostre debolezze nei nostri punti di forza, e oggi possiamo dire di essere assolutamente guariti grazie alla musica.

2)Secondo voi oggi chi sono i Malati Immaginari?

Siamo Dario e Laura, due ragazzi della provincia di Chieti che con tanta volontà si sono fatti largo nei circuiti alternativi nazionali grazie a una valanga di live in apertura a nomi come Morgan, Pierpaolo Capovilla, Meganoidi, Tre Allegri Ragazzi Morti, Meg, Frankie Hi NRG, Young Signorino  e altri. Siamo due losers sognatori che fino all’altro ieri si nascondevano per paura di aver paura, mentre oggi camminiamo a testa alta, orgogliosi di quello che siamo. Non ci importa dove arriveremo, noi oggi stiamo bene, ed è questo quello che conta.

3)Quali temi trattate nei vostri brani e c’è una tematica che lega le vostre composizioni a livello sia di scrittura che di musica?

Le nostre canzoni parlano di noi, nel senso che sono tutte vissute sulla nostra pelle. Raccontiamo prevalentemente il lato oscuro delle relazioni, dei rapporti umani, di qualsiasi natura essi siano. Scrivere canzoni per noi è come esorcizzare il veleno che hanno lasciato in noi le persone tossiche che abbiamo incontrato sul nostro percorso, i nostri demoni o i nostri vampiri psichici. Siamo persone solari, ma nella musica riversiamo il nostro male interiore, come se fosse una purificazione.

4)Quali artisti hanno influenzato maggiormente il vostro stile?

Siamo nati e cresciuti negli anni Novanta, quindi tutta la musica di quel periodo è tatuata nella nostra anima, dai Radiohead, agli U2, il grunge, il brit pop eccetera. Ma allo stesso tempo ci lasciamo molto ispirare dalle atmosfere cupe della darkwave di inizio anni Ottanta, come i Joy Division, Bauhaus, Cure, The Sound, Siouxsie. Con questo nuovo lavoro (e per tutto l’EP “Emostatico” a breve in uscita), abbiamo voluto sperimentare ed esplorare territori più minimal e deep house, grazie alla collaborazione del nostro producer Disco di Platino Alessandro Forte.

5)Con questo nuovo singolo quale messaggio volete comunicare?

Con I Love You abbiamo voluto raccontare l’abbandono dopo appena una notte. È un amore non corrisposto, che ti fa vagare di notte come un drogato in cerca di una dose, che ti fa urlare “ti amo” nella speranza folle che possa arrivare a chi è fuggito via. È un ti amo al contrario, di quelli che bruciano di dolore e che sono senza futuro.

6)Definite la vostra musica con tre aggettivi.

Disperata, notturna, sexy!

7) I vostri progetti futuri? Ci sono concerti in vista?

Nei prossimi giorni uscirà sul nostro canale YouTube il videoclip di I Love You, al quale seguirà la pubblicazione del nostro secondo EP “Emostatico” in primavera. Sarà un disco molto compatto, ballabile e dark. E poi ovviamente i live. Siamo in tour perenne e le prossime settimane ci aspettano date a Parma, Roma, Bologna, Monza, Pavia, Lecce e altre!

8)Per concludere, quale messaggio volete lasciare ai nostri lettori.

Ascoltate I Malati Inmaginari, aggiungeteci sui social (dove pubblichiamo le date del tour) e venite a sentirci! Ma soprattutto, credete sempre in voi stessi, non vi annullate in un angolo aspettando il vostro turno. Quello che volete è lì fuori, basta andarlo a prendere… E non fare come noi, che ci abbiamo messo una vita a capirlo!

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