“Riproporre, in una realtà come la nostra, un itinerario di autoformazione e di risveglio del senso civico, attuando percorsi virtuosi di ripresa e crescita. Un patto sociale, un’alleanza col concorso di tutti coloro che sinergicamente hanno il dovere di vivere l’onestà per rinnovare il tessuto connettivo e socio-economico di Nicotera”. È questa, per don Francesco Vardè, l’idea base dell’incontro da lui organizzato per domani, alle 18, presso il salone della Cattedrale, per discutere di “Nicotera: quale futuro? Realtà ecclesiali e civiche a confronto”. Un’assemblea comunitaria per riflettere sul momento critico e difficile che la cittadina sta vivendo, il terzo scioglimento del consiglio comunale e l’allarmante escalation criminale che ha raggiunto l’apice con il vile atto profanatorio al cimitero, circostanze che preoccupano ed inquietano l’intera comunità. “Fatti – afferma il parroco – che inducono allo scoraggiamento e allo sconforto. Come Chiesa, grazie al Sinodo diocesano e alla missione ecclesiale della parrocchia, stiamo organizzando assemblee ed iniziative che rappresentano un gesto concreto, momenti di riflessione seria ed efficace per il futuro della nostra città che devono coinvolgere tutti, persone ed istituzioni. Solo con l’unione, contro chi rappresenta la corrente disfattista della città, si può trovare un consenso più largo e condiviso”. Don Francesco che in numerose occasioni si è impegnato nel coordinare le realtà associative locali grazie al Forum delle associazioni, adesso chiama tutti a raccolta, credenti e laici, per risollevare le sorti di un paese sempre più al palo. “Il Sinodo rappresenta uno sprone per una verifica comunitaria – afferma – e per individuare insieme percorsi di rinnovamento della realtà in cui viviamo, lasciandoci attrarre e guidare dal Vangelo e non adeguandoci a mentalità che incitano e istigano alla discriminazione e all’alienazione sociale”. Per questo è necessario attuare il “risveglio” di quella buona parte di cittadini onesti che “dormono, sonnecchiano – dichiara –, sono scoraggiati e inermi, sono ai margini perchè “ostaggio” di altri, ma se il positivo indietreggia va avanti solo il negativo della società”. Perciò, per Vardè, è giusto lanciare un messaggio positivo e propositivo. “Individuiamo le vie della rinascita cittadina – sottolinea –, e, per questo, ogni membro è chiamato ad offrire il proprio contributo. Anche le istituzioni in quanto la legalità passa attraverso la coerenza e la testimonianza delle persone che le incarnano”. Nulla è perso quindi, anzi, nonostante la piaga più pesante sia la mancanza di lavoro colpa le problematiche per cui il Movimento “14 luglio” sta lottando, mare e acqua, che comprometterebbero la vocazione turistica della cittadina, “Nicotera può avere un futuro – afferma –. La mancanza di interlocutori istituzionali, lo sfilacciamento socio-economico e la divisione che la comunità vive, sono problematiche che persone serie e oneste potranno superare”.