Consapevole dell’attuale gravità del momento, determinata dal problema sociale che potrebbe sorgere nel caso in cui non si dovesse trovare una soluzione positiva per gli attuali 60 lavoratori iscritti alla Port Agency, in scadenza il prossimo 27 aprile, l’Autorità di Sistema portuale dei Mari Tirreno meridionale e Ionio, guidata dal presidente Andrea Agostinelli, dallo scorso novembre ha organizzato numerose e dibattute riunioni, condotte dal segretario generale Alessandro Guerri.
L’obiettivo è quello di trovare la strada migliore che possa permettere, a norma di legge, la trasformazione dell’Agenzia portale in impresa ex art. 17 legge 84/94, garantendone, nel contempo, la sua sostenibilità gestionale ed economica.
Viste le difficoltà incontrate, si è tenuta, altresì, una recente riunione in Prefettura a Reggio Calabria, nel corso della quale il Prefetto Clara Vaccaro ha invitato i presenti al senso di responsabilità e di lungimiranza al fine di raggiungere un positivo risultato in un arco di tempo breve, che possa contemplare anche il rispetto dell’operatività del porto di Gioia Tauro.
In questi stessi giorni, a livello governativo, si sta cercando di trovare, con fondi propri del Ministero delle Infrastrutture, le fonti economiche necessarie a finanziare la corresponsione dell’IMA (Indennità di mancato avviamento) fino al 31 dicembre prossimo, a favore degli iscritti nelle liste della Port Agency, anche attraverso l’individuazione di veicoli normativi ove inserire un emendamento ad hoc.
Nel corso delle ultime due riunioni, tenutesi nei locali dell’Autorità di Sistema portuale, alle quali, nonostante siano state invitate, non hanno partecipato le aziende ex art. 16, è stata registrata l’apertura dei due Terminalisti (MCT e Automar), che hanno sottoscritto un documento a favore della istituzione dell’impresa ex art 17, che prevede una serie di condizioni.
Tra queste, è stato espressamente richiesto, al fine di garantire la sostenibilità dell’istituenda azienda, sia dal punto di vista gestionale che economico, la partecipazione di tutti gli operatori portuali, comprese quindi le imprese ex art. 16 che, assenti alle ultime due riunioni, verranno singolarmente convocate, nei prossimi giorni, per proporre loro la sottoscrizione del suddetto documento.
Nel contempo, è stata altresì posta come condizione necessaria la totale sostenibilità economica dell’istituenda impresa ex art. 17 a carico dello Autorità di Sistema portuale dei mari Tirreno meridionale e Ionio.
Dal canto suo, l’Autorità di Sistema portuale, a norma di legge, con le risorse disponibili, può farsi carico solo del finanziamento dell’esodo anticipato dei lavoratori più anziani, iscritti attualmente all’Agenzia portuale, che non godono delle contribuzioni previdenziali necessarie alla pensione. Al contrario, con le risorse disponibili, non può farsi carico della copertura finanziaria di ulteriori perdite economiche dell’istituenda impresa.
A tale proposito, il prossimo 6 maggio, il presidente Andrea Agostinelli avrà un incontro con la Direzione generale del Ministero delle Infrastrutture per trovare la soluzione più opportuna al grave problema sociale che potrebbe sorgere a Gioia Tauro.
- Tags: Andrea Agostinelli, calabria, Gioia Tauro, Ionio, mare, porto, sciopero, Tirreno