“Un sistema agroalimentare del Mezzogiorno, in particolare di Crotone, che evidenzia significativi segnali di ripresa, divenendo uno dei principali perni su cui appoggiare una credibile strategia di ripresa dell’economia meridionale”. E’ quanto emergerebbe dal rapporto Ismea-Svimez e dall’osservatorio “Polos” della Camera di Commercio della provincia pitagorica. In particolare, i dati parlano di un incremento del numero delle imprese agricole, di una crescita degli investimenti che prefigura una ripresa non effimera della capacità produttiva, di un rapporto tra credito e comparto agricolo che si caratterizza per una maggiore affidabilità rispetto ad altri comparti e di una significativa crescita dell’export agroalimentare. Ad annunciarlo in commissione agricoltura della Camera dei Deputati in occasione del Tavolo dell’economia promosso dalla Camera di Commercio di Crotone, l’onorevole Nicodemo Nazzareno Oliverio, capogruppo Pd, che si è soffermato sulla capacità del settore di generare nuova occupazione con una dinamica particolarmente positiva per le nuove generazioni. “La terra in Calabria – afferma –, non è più soltanto il luogo della tradizione e delle radici. L’agricoltura può rappresentare, se esercitata con competenze e capacità di innovazione, un veicolo importante per avviare un’attività imprenditoriale moderna, professionalmente e socialmente gratificante, capace di interagire positivamente con i valori ambientali e sociali. I giovani calabresi hanno compreso le opportunità che scaturiscono dalla capacità di mettere a valore il patrimonio produttivo, ambientale, paesaggistico e eno-gastronomico”. Il settore trainante dell’economia crotonese sarebbe, infatti, l’agricoltura che rappresenta il 26.7 per cento del totale delle imprese della provincia, il 90 per cento delle quali ditte individuali. Una incidenza nettamente superiore sia rispetto al 16.9 per cento del valore regionale che a quello del 12.5 del paese. Le imprese agricole guidate da donne a Crotone sono particolarmente presenti e sviluppano un tasso pari al 2.59 per cento rispetto a quello regionale dell’1.63 per cento. Così come la provincia pitagorica è leader in Calabria per concentrazione di imprese di giovani, 2.806 pari al 16.20 per cento. “Dalla capacità di cogliere queste potenzialità – dichiara Oliverio – può nascere un nuovo progetto di sviluppo dell’agroalimentare meridionale. Bisognerà ora muoversi con interventi differenziati a seconda del tipo di produzione e di territorio interessati, incentivando forme di aggregazione che possano portare ad economie di scala e ad una maggiore rappresentatività del settore nella filiera agroalimentare. Occorrerà lavorare perché i terreni siano sempre più esenti da contaminazioni, perché la ricerca offra nuovi strumenti di precisione per un minor consumo di acqua e di fitosanitari, perché le produzioni biologiche abbiano maggiore sviluppo per preservare il territorio ed offrire un prodotto di alta qualità”. Da sottolineare, per il capogruppo del Pd alla Camera, l’importanza di affrontare il problema del credito che affliggerebbe non poco le aziende agricole. Un problema che si sarebbe accentuato in considerazione delle notevoli difficoltà che pongono in essere le banche. “Un forte impegno di Ismea e della Regione su questo delicato problema – afferma l’onorevole –, può contribuire a trovare adeguate soluzioni. Credo possa essere necessario mettere in piedi un tavolo permanente presso la Camera di commercio della nostra provincia. Un punto di studio, osservazione e proposta relativo al complesso ed esaltante mondo agricolo della nostra terra”.