Vibo è in ginocchio. Chi paga ? Sempre il cittadino? L’assistenza e cura sanitaria è coinvolta in una drammatica fase di rivisitazione della sua programmazione e organizzazione dell’attività che impone la più severa attenzione. È non sarà facile neanche tra non molto quando ai disagi di oggi si aggiungeranno quelli di domani, legati ai presumibili effetti devastanti della Autonomia differenziata. Da qualche ora in Prefettura è scattato lo stato di allerta sanità. Come difendersi dalle possibili gravi conseguenze ? Il Prefetto Anna Aurora Colosimo, come più volte invocato, ha assunto il coordinamento ed ha fatto sapere tutte le sue preoccupazioni in merito e preso atto su quanto accade nel già avvilente sistema sanitario, lanciando una sorta di SOS . Ha elencato tutte le criticità che conducono al grido di allarme ed avvertito con grande responsabilità e consapevolezza che è giunto il momento di tirare fuori ogni tipo di impegno per aiutare il sistema sanità a riprendersi. Punta alla soluzione facendo scattare un coinvolgimento di straordinaria portata non senza aver rilevato le singole disfunzioni e invitato tutti alla massima disponibilità. All’appello la terna Commissariale dell’Asp nominata da Matteo Piantedosi e quanti fino al momento, seppur dotati di competenza e precise responsabilità, non sono riusciti a proporre idee concrete per fronteggiare e superare l’attuale criticità. Nell’iniziativa il Prefetto ha raccolto l’invito delle Associazioni e dei cittadini a far parte di una concreta rete di condivisione e, tra gli altri, chiesta anche l’adesione dell’Ordine dei medici dove il Presidente Enzo Natale ha avviato una mobilitazione utile a convergere seriamente sull’azione unitaria pretendendo la massima adesione della classe medica. Da oggi si punta a dare risposte concrete e tempestive a come superare l’allerta sanità vibonese. Si cerca di fare con intervenuta consapevolezza un po’ di luce sulle fitte zone d’ombra che angustiano il sistema.