L’associazione culturale “Le Muse – Laboratorio delle Arti e delle Lettere” di Reggio Calabria, continua le sue attività domenicali con nuovi importantissimi momenti di questa nuova programmazione del venticinquennale sempre di più collegata a giornate o eventi particolari dell’anno.
Per domenica 16 marzo alle ore 18 presso la Sala “Le Muse” di via San Giuseppe 19, infatti è prevista la manifestazione “Con gli occhi di mio padre…” evento-presentazione del nuovo libro della poetessa prof.ssa Rossana Rossomando scritto proprio nell’ambito della Festa del Papà, ricorrenza civile diffusa in alcune aree del mondo, celebrata in onore della figura del padre, della paternità e dell’influenza sociale dei padri. Nei paesi cattolici, i padri vengono celebrati fin dal Medioevo il 19 marzo, giorno di San Giuseppe, padre putativo di Gesù e, secondo un’antica tradizione, il culto di questo padre adottivo si sviluppò fin dal V secolo in certi monasteri egiziani dove fu scritta la Storia apocrifa di Giuseppe il falegname e dove la sua festa fu fissata al 20 luglio. Il culto di questo santo si diffuse anche intorno alla “casa di Giuseppe” almeno dal VI secolo. Questo culto decadde alla fine dell’Alto Medioevo. La sua festa del 19 marzo appare per la prima volta nell’anno 800 in un martirologio gallicano scritto da Rheinau, in cui è chiamato Ioseph sponsus Mariae (“Giuseppe sposo di Maria”). In Italia come in alcuni Paesi di tradizione cattolica, la festa del papà viene festeggiata il giorno di San Giuseppe, sposo della Beata Vergine Maria, simbolo di umiltà e dedizione. Il presidente Muse prof. Livoti che ne ha curtato la prefazione, ricorda come Rossana Rossomando con questo testo ritorna alla scrittura. Un ritorno intimo ed intimistico che non fa emergere il lato comico o felice della vita ma, le costanti del tempo e della memoria che cambiano con i suoi avvenimenti e situazioni. Messi da parte versi e rime che consacravano la Rossomando come importante interprete della poesia dialettale calabrese, ora ci troviamo di fronte ad una scrittrice dal forte impatto emotivo ed intimo che affida la sua storia familiare ad un diario. Un diario, quello della narrazione di fatti di vita vissuti, visti da una figlia che, sola con la propria forza di volontà, cerca di dar forma ad una narrazione sofferta, ma vissuta, quasi come se fosse la trama di uno sceneggiato, oggi rivisitato sotto forma di soap opera poiché narra vicende intime e sentimentali di un gruppo familiare. Un testo in cui la figura di un padre, quello della scrittrice e poetessa, ne emerge, nella totalità del suo vissuto, dagli anni della formazione a quelli in cui anche il ruolo della “Famiglia” come istituzione, sin dal 1970, subisce una trasformazione genetica. Alle Muse il libro verrà presentato da Agostino Borrelli – psicologo, Mimma Calabrò – già docente di religione, Orsola Latella critico letterario – già dirigente scolastico e vice presidente Ass. Le Muse che ne ha curato anche la presentazione sul testo. Brani verranno letti dal Laboratorio di lettura interpretativa Muse da Clara Condello e Margherita Modafferi. Un appuntamento utile per riflettere oltre ad approfondire il concetto moderno di “famiglia” parte integrante della nostra identità che ci caratterizza per tutta la vita.