Gioia Tauro, 8 giugno 2025 – Una giornata che resterà nel cuore di tanti: ragazzi, genitori, animatori, collaboratori e semplici spettatori. La Festa dello Sport organizzata dalla Parrocchia San Francesco da Paola -Oratorio Centro Giovanile Don Bosco è stata un vero e proprio inno alla gioia, allo sport sano e al valore della comunità. Sul campo dell’oratorio si sono incontrate, con spirito di amicizia e condivisione, le squadre della Rizziconese, dei Crazy Lions di Gioia Tauro e della San Francesco Calcio. Non solo tornei ufficiali, ma anche giochi organizzati con amore dagli animatori, partite speciali con i genitori, risate, abbracci e tanta, tantissima voglia di stare insieme.
Fin dal mattino, l’oratorio si è trasformato in una festa colorata. I ragazzi hanno partecipato a gare, mini tornei e giochi a stand, supportati dall’entusiasmo travolgente degli animatori, veri protagonisti silenziosi dell’evento.
Il momento più divertente? Senza dubbio le partite con i genitori: tra dribbling un po’ lenti e scivolate improvvisate, si è creato un clima di complicità e leggerezza che ha fatto sorridere tutti. In campo, più che avversari, si vedevano famiglie unite, genitori che ritrovavano il tempo per giocare. Un’immagine che vale più di mille parole.
Nel pomeriggio, la giornata ha ricevuto un riconoscimento speciale con l’arrivo della sindaca Simona Scarcella, che ha partecipato all’evento portando un messaggio di grande valore: “Eventi come questo sono fondamentali. Non solo per lo sport, ma per la costruzione di legami veri’’. Ringraziando don Natale per l’impegno e per ciò che fa per la città di Gioia Tauro.
Dopo l’ultima partita e prima dei saluti, tutti si sono ritrovati in cerchio per un momento di ringraziamento. Don Natale Ioculano ha ricordato che il vero obiettivo dell’oratorio non è solo sportivo, ma umano e spirituale: “Non ci interessa vincere coppe, ma formare cuori. Cuori che sappiano amare la vita, Dio e il prossimo.” Emozione, gioia, mani che si stringono. Una sensazione profonda di gratitudine ha attraversato l’oratorio. Perché in fondo, questa non è stata solo una festa dello sport, ma una festa della vita vera: quella fatta di relazioni, di servizio, di amore gratuito.
L’augurio è che questa giornata non resti un episodio isolato, ma diventi il punto di partenza per nuove occasioni di incontro e crescita. Perché quando si mettono insieme sport, fede e comunità, il risultato è sempre un piccolo miracolo. La bellezza dello sport che unisce!