Fogna di Nicotera. Il Comune da ragione a Montuoro ” il famosissimo giornalista d’inchiesta”. Fogna di Nicotera. Il Comune da ragione a Montuoro ” il famosissimo giornalista d’inchiesta”.

Fogna di Nicotera. Il Comune da ragione a Montuoro ” il famosissimo giornalista d’inchiesta”.

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C’è voluto tempo, ma alla fine il Comune di Nicotera ha fatto ammenda riconoscendo la validità delle inchieste di MediterraneiNews fatte dal “famosissimo giornalista d’inchiesta” così ufficialmente riconosciuto, in un video di ieri, da parte dell’Assessore Antonio La Malfa.

I fatti. Ieri 14 luglio, data storica per Nicotera Marina perché anni fa nasceva il glorioso Movimento 14 luglio, un variegato popolo democratico che ha lottato contro l’inquinamento del mare e per il diritto ad avere l’acqua potabile. Ieri, in loro onore, è stato effettuato l’ennesimo filmato che documenta lo sversamento della fogna comunale nei fossi e poi a mare.

Siamo ritornati sul posto su segnalazione di un cittadino che aveva lavorato in quel terreno nel mese di maggio 2025 informandoci esattamente il 22 maggio 2025, dell’imponete sversamento di fogna che fuoriusciva dal tubo in questione, appena avuto il tempo, ieri ci siamo recati a verificare e filmare.https://www.youtube.com/watch?v=a2v8k5G7xSM

Eravamo già stati sul posto il 24 agosto 2023, sempre su altra segnalazione, entrando nel sito su autorizzazione della proprietà del terreno, filmando e pubblicando in diretta Facebook una imponente fuoriuscita di fogna dal tubo in ceramica della condotta fognaria di Nicotera in zona San Francesco, dove si convogliano le acque reflue della parte alta della città, combinandosi a monte tra acque bianche e reflue.

Una vasta zona dell’abitato di Nicotera che, purtroppo, nonostante i cittadini paghino la tassa fognaria, non godono del diritto di vedere il 100% degli scarichi fognari immessi nell’ex depuratore di Nicotera Marina per essere poi pompati verso la IAM di Gioia Tauro. https://www.youtube.com/watch?v=JNgzcRCd3r0

Un danno ambientale notevole, arrecato alla natura, al sottosuolo, alle falde acquifere e alla salute dei cittadini. La notizia dello sversamento dell’agosto 2023 ci era giunta su segnalazione di un cittadino ben informato che ci aveva pure accompagnato sul posto, riprendendo tutto lo scempio, come dimostrato e documentato dal video trasmesso in diretta su Facebook.  Lo stesso informatore ci metteva al corrente che vi era stato a febbraio del 2023, un sopralluogo del sindaco e del dirigente l’ufficio tecnico comunale, ma fino ad agosto 2023 nulla era stato fatto per riparare la rottura del grande tubo in ceramica.

Ieri l’assessore La Malfa recatosi sul posto dopo il nostro video, a dimostrazione che siamo molto ben seguiti nelle nostre inchieste giornalistiche, ha fatto dichiarazioni avvalorando e sostenendo quanto da noi sempre documentato e denunciato sulle rotture provocate ad arte nella condotta comunale “da ignoti” che avevano e, forse ancora hanno, l’interesse a sversare la fogna per disperderla nei fossi e a mare, onde evitare di dover manutenzionare a valle dall’ex depuratore fino ai diversi impianti di sollevamento e pompaggio della fogna verso la IAM di Gioia Tauro dove insiste un grande depuratore con il Comune di Nicotera che vi è collettato.

Sul business delle pompe di sollevamento per centinaia di migliaia euro l’anno, ne abbiamo già parlato abbondantemente nei video dei tre anni precedenti fino ad oggi.

La Malfa, nel suo giusto atteggiamenti da indignato investigatore, per come manifestato nel suo video, ammette che con una “mazzetta” (forse allude a quella che si vede nella foto posta ieri dall’assessore?) è stato rotto il grande tubo che lui definisce erroneamente “in ghisa” mentre è di ceramica, cosa non da poco che gli è fatta notare nei post da diversi cittadini più competenti.

In verità è un tubo rotto prima del nostro video dell’agosto 2023, atteso l’identico foro attuale, a conferma della strategia di diverse rotture di tubi operate “dall’ignoto” mazzettista molto interessato alla fogna, un individuo anonimo ma con sospetti che lo identificherebbero (vox populi) e che abbiamo noi sempre indicato nei video la presenza di questo anonimo come strana manina operante nelle rotture dei tubi e negli sversamenti fognari su vari tratti lungo la condotta comunale, quali ad esempio: tubo rione Stazione ferroviaria, tubo nel fosso San Giovanni, tubo dall’ex depuratore verso il fosso San Giovanni, tubo Santa Barbara, tubo contrada Fego verso Fosso San Giovanni, tubo e pozzetto zona villaggio Primavera, tubo pozzetto zona villaggio Valtur, pozzetti pompa sollevamento zona villaggi, pozzetti pompa sollevamento zona prima del fiume Mesima, tubo rotto sul ponte del fiume Mesima e pozzetto impianto di sollevamento zona San Ferdinando. Quindi 11 sversamenti documentati con le nostre inchieste, che duravano da anni, senza che nessuno intervenisse, lasciando che si  sversasse fogna ovunque per non intasare l’ex depuratore di Nicotera Marina.

Il tubo ieri con la “Pezza”, e come era il 24 agosto 2023

Dopo le nostre prime inchieste, partite a fine 2022, il Sindaco in primis, ma anche alcuni assessori, negavano tutto e, addirittura, ci attaccavano sui social con grave nostro pregiudizio essendo il comparto fognario notoriamente gravitante tra quello degli interessi mafiosi. Addirittura, per ben due volte durante le nostre dirette, il Sindaco aveva sollecitato l’invio dei Carabinieri scrivendolo anche sui social, (credendo di poterci intimorire?), ma questi correttamente si erano limitati al solo passaggio e mai a fermare le legittime nostre riprese sugli sversamenti di fogna. Cosa ben diversa e collaborante è stato l’atteggiamento dei sindaci di San Ferdinando, Joppolo e Limbadi.

Tutta la nostra imponente documentazione è stata acquisita dalla Guardia Costiera per esperire sopralluoghi e indagini, facendo emettere diverse ordinanze dal 2023 al 2024, da parte della Capitaneria di Porto contro il Comune di Nicotera, obbligandolo a tagliare alcuni tubi abusivi e a coprire pozzetti che sversavano criminosamente fogna a cielo aperto. Un grande successo giornalistico che ha innescato anche  una indagine da parte della Procura della Repubblica, annunciata a luglio 2024 alla stampa dal Procuratore, dott. Falvo, che è ancora in atto contro chi ha sversato e sversa la fogna.

L’Assessore La Malfa nel suo video di ieri pubblica la foto dell’inconsistente rattoppo da lui stesso definito “una pezza” affermando, con la scritta in foto, che il Comune aveva colpevolmente effettuato il rattoppo solo a luglio 2024. Una affermazione confessoria che dimostra come la “pezza” sia stata peggiore del buco.

Una “pezza” che sarà saltata via come un proiettile, attesa la forte pendenza del tubo che, ad orari critici, entra in pressione per la notevole fogna che trasporta, come dimostrato dai residui di materiali fognari in video, schizzati fuori sicuramente nel giro di un mese, ragionevolmente ipotizzabile con l’arrivo della prima pioggia estiva dell’agosto 2024, la cui alta pressione si nota dal materiale fognario sparso per molti metri nel terreno, staccandosi quel ridicolo pezzetto di corrugato di plastica che era coperto da un altrettanto ridicolo millimetrico e inutile strato di normale cemento soprastante; come dire: hanno fatto uso di una mascherina Covid, ma senza l’elastico che l’avrebbe dovuta tenere attaccata al tubo. Insomma, come volgarmente si dice: un rattoppo fatto con lo sputo. Un modo per fottersi i soldi, senza effettuare il lavoro ad arte.

L’ingenuo assessore, quindi, dichiara che la “pezza” è stata messa dal Comune a luglio 2024 e mai ricontrollata, cioè a distanza di un anno dal 24 agosto 2023 data del nostro primo video, sversando quindi la fogna ininterrottamente per un anno intero, con l’aggravante che riportavamo la testimonianza del proprietario del terreno che ci riferiva che già da circa un altro anno si sversava la fogna, ed erano a conoscenza gli uffici competenti  e il sindaco che a suo tempo avevano effettuato un sopralluogo e lo erano a conoscenza anche perché avevano ben visto il nostro video di allora sia il sindaco e che l’assessore i quali, a suo tempo, attaccavano le nostre inchieste invece di solidarizzare ed apprezzare il fatto che aiutavamo l’Amministrazione comunale nell’individuazione del grave problema dell’inquinamento fognario, ambientale e marino, puntando sempre la nostra attenzione sulla ditta della manutenzione fognaria. Ma guai a toccargliela… a quanto sembrava.

Ma se da una parte cercavano di pararsi le responsabilità tentando di smentire che il Comune fosse il colpevole dello sversamento, in maniera confessoria, offrivano la grande soddisfazione a noi giornalisti di apprendere dall’albo comunale la determina che specificava che in data 28.06.2024, era partito l’avvio del procedimento della risoluzione anticipata per gravi inadempimenti inviata alla ditta siciliana di Castrofilippo, in provincia di Agrigento, da noi sempre additata quale principale responsabile, la quale aveva il ricco appalto della manutenzione degli impianti fognari compreso il cambio delle costosissime pompe di sollevamento e la gestione dei fatiscenti impianti elettrici di manovra e di telerilevamento, una ditta che aveva delegato la manutenzione sul posto a operai che si lamentavano apertamente con noi giornalisti, delle precarie condizioni con cui erano costretti a fare il servizio.

Autorizziamo il Sindaco Marasco ad allegare alla sua denuncia anche questo dettagliato articolo a supporto delle indagini per individuare “l’anonimo” che  con una lauta “mazzetta” rompeva i tubi non rendendo un buon servizio alla condotta fognaria.

Nello stesso mese, il 17 luglio 2024, il giornalista Montuoro, per strana coincidenza temporale a distanza di appena 20 giorni da quell’avvio del procedimento di risoluzione del contratto fognario, subiva la visita in villa dell’allora dirigente dell’Ufficio tecnico comunale, oggi destinato ad altro servizio, che aveva richiesto la presenza dei Carabinieri ambientali per un controllo sulla fogna di casa, sull’acqua di casa, sull’acqua da giardino, svolgendo finanche un accurato controllo urbanistico sulla villa e su tutte le pertinenze, risultando tutto in regola e nella norma, costretto ad andare via senza colpo ferire.

Ben venga l’odierno ravvedimento degli Amministratori, seppur ancora ammantato da elementi psicologici di tipo freudiani.

Domani vedremo la nuova “pezza” che metteranno al buco del tubo o, forse, finalmente e responsabilmente faranno il giusto lavoro a regola d’arte a dimostrazione che il luogo e perfettamente raggiungibile, oggi come allora, perché servito da strade interne nella proprietà, percorribile con qualsiasi mezzo meccanico utile a completare un lavoro a regola d’arte, degno di tale nome, seppur con una seconda spesa a danno degli onesti cittadini che malvolentieri pagano le tasse comunali, stante l’andazzo.

Non abbiamo nulla da aggiungere ma abbiamo postato le voci dei cittadini che hanno dato le giuste risposte al Sindaco e all’Assessore.

Tutti i video d’inchiesta sulla fogna comunale.

https://www.youtube.com/@ANTONIOLEONARDOMONTUORO/videos

 

 

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