Rubate le pompe di sollevamento della fognatura

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Furto nella notte tra domenica e lunedì nella frazione Marina, in località “Mortelletto”. Ignoti, lungo la condotta fognaria Nicotera-Gioia Tauro hanno rubato un gruppo elettrogeno potenza 15 kw e 5 pompe di portata sommerse all’impianto, due in zona “Venta Club” e tre in zona “Mimosa”. Elevato il valore complessivo della refurtiva, circa 150mila euro. A fare l’amara scoperta, nella mattinata di ieri, i responsabili dell’Eurofer, la ditta che gestisce per conto del Comune, il servizio di  manutenzione delle stazioni di sollevamento. Un furto abbastanza anomalo, eseguito con maestria. Un colpo da manuale, insomma, in considerazione del fatto che ogni pompa pesa dai 3 ai 6 quintali, ancora di più il gruppo elettrogeno. Ciò lascerebbe, quindi, supporre l’intervento sul posto di un grosso camion munito di robusta gru a braccio lungo per estrarre le pompe dai pozzetti e collocarli sul cassone del mezzo. Un furto programmato per la tecnica utilizzata e fatto da esperti del settore che hanno operato in modo efficacissimo. I danni, oltre quelli economici, sono pesanti per il Comune che dovrà gestire degli impianti attualmente ridotti con il rischio di mandare in blocco l’intero sistema depurativo. I tecnici intervenuti sul posto stanno cercando di predisporre un piano di emergenza per evitare la continua fuoriuscita di liquami con danni enormi per i villaggi turistici e per i terreni circostanti invasi da melma. Lo stesso responsabile dell’Utc, Carmelo Ciampa, è in piena attività per tamponare la critica situazione predisponendo anche il noleggio delle pompe necessarie in attesa dell’acquisto di quelle nuove che, reperendo le somme necessarie, potrebbero non arrivare prima dei 15-20 giorni. “Ho appreso con sgomento la notizia del furto – ha affermato il sindaco Franco Pagano –. Il gesto, oltre a destare forti perplessità per le dinamiche poste in essere, si presta a molteplici letture. Per il trafugamento di pompe e gruppo è stato necessario utilizzare mezzi e attrezzature imponenti. Ciò apre il campo a molteplici interpretazioni. Non ho l’abitudine di pensare ad azioni mirate, in questo caso, tuttavia, non posso non constatare la gravità di quanto avvenuto, così come non posso fare a meno di temere che vi potrebbe essere un disegno criminoso rivolto a destabilizzare l’intero territorio bloccandone ogni ipotesi di sviluppo e rinnovamento. Rivolgo un pressante e accorato appello alle preposte istituzioni militari e non affinchè vengano dispiegate incisive azioni di contrasto alla criminalità. Nel caso in specie si sollecita l’immediata attivazione di un’adeguata attività investigativa con l’obiettivo di far piena  luce sull’episodio ridando fiducia e speranza alla collettività continuamente offesa e vilipesa dal malaffare”. Da evidenziare che negli ultimi mesi erano stati rubati nella stessa zona alcuni tombini. “Episodio di inaudita gravità che rischia di compromettere la stagione estiva in corso – afferma Pino Brosio (Nicotera Mediterranea) –. Sbalordisce la tranquillità con cui è stato messo a segno il colpo. Per certo, se la Regione avesse finanziato la messa in sicurezza dell’impianto per come più volte promesso negli ultimi anni, il “team di esperti”  non avrebbe potuto operare indisturbato. Purtroppo a estate in corso e con i primi dati relativi alle presenze alquanto confortanti, interviene un episodio sconcertante a rovinare tutto. Non c’è che da rimboccarsi le maniche e andare avanti. Arrendersi è impensabile”.

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