Nicotera – L’ospedale torna a far parlare di sé.

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E’ di qualche giorno fa la notizia che la dirigenza dell’Azienda sanitaria di Vibo ha palesato l’intenzione di impiantare nella nostra struttura un Centro di riabilitazione per minori affetti da autismo. Certamente una buona notizia anche se la storia recente della nostra città ci induce alla cautela. Sull’ospedale civile se ne sono infatti dette tante: dall’iperbolico sogno del Gaslini sud, passando per un Centro geriatrico, per la Casa della salute e per il Centro per lo studio del dismetabolismo alimentare che – oltre il danno la beffa – almeno si era davvero riuscito ad aprire e poi siamo stati capaci di giocarcelo. Certo non possiamo che sperare che questa ennesimo annuncio dell’ASP si traduca in realtà, poiché un centro simile verrebbe sicuramente incontro alle esigenze dei piccoli malati e delle loro famiglie che devono affrontare un autentico calvario e che sicuramente avrebbero un aiuto di non poco conto vista anche la centralità del nostro territorio nel contesto regionale e la vicinanza di vie di comunicazioni sia su ferrovia che su strada.

Lo testimonia ad esempio la storia del giovane Andrea Versaci di Bagnara Calabra un autistico adulto che sul sito pernoiautistici.com ha raccontato lo scorzo marzo, la sua odissea puntualizzando che lui, fino a 15 anni è rimasto a casa per poi recarsi presso l’Oasi di Troina, in Sicilia, dove ha fatto tanti progressi nell’autonomia e nel comportamento. Purtroppo a Troina possono stare solo i minori e quindi, nonostante la buona volontà dei responsabili, a 19 anni Andrea non solo è costretto a lasciare questa struttura ma ad andare a curarsi in Toscana, con tutto quel che ne consegue per la sua famiglia, tanto che sua sorella si trasferisce a Pistoia per stargli vicino. Ma neanche lì le cose vanno bene, perché gli sbagliano la terapia ed è costretto a trasferirsi in un centro di cura romagnolo fino a quando può fare ritorno nella sua terra dove gli viene offerto, un ricovero provvisorio nell’unica struttura specifica per autismo esistente in Calabria. Una soluzione che però i genitori, avendo visto i miglioramenti conseguiti dal ragazzo in terra di Romagna, non accettano preferendo tenerselo a casa, provvedendo loro alla sua assistenza a casa nell’attesa che la regione Calabria dia seguito all’iter di accreditamento presso la struttura di Forlimpopoli. Struttura che si era detta pronta ad accogliere nuovamente Andrea, ma non prima che l’ASP di Reggio Calabria, avesse provveduto a liquidare le fatture per i tre mesi passati.

Chissà se la storia di Andrea non sarebbe andata diversamente se diciassette anni or sono, la Regione avesse ottemperato ai propri deliberata e avesse aperto le due strutture previste a Pizzo a Nicotera per le quale aveva stanziato due miliardi delle vecchie lire. E se è pur vero che almeno, poi il centro di Pizzo fu davvero realizzato non si può non notare con una punta di rammarico che appena quattro anni dopo l’apertura, questo polo cessò di funzionare.

Ora sappiamo che il sei settembre scorso l’ASP ha stanziato una prima somma di 69000 euro per la ristrutturazione dei locali dell’ex reparto di dialisi del nosocomio nicoterese, disponendo poi, con una successiva deliberazione, l’acquisto di strumenti psicodiagnostici.

Ovviamente staremo a vedere. 69000 euro appaiono troppo pochi per mettere su un centro così complesso ma diamo atto l’ASP di aver intrapreso un percorso che speriamo possa dare frutti.           Noi vigileremo su questo e non mancheremo di far sentire la nostra voce.

 

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