Complice sicuramente l’inesorabile incedere del tempo e le piogge che hanno imperversato in questi giorni – ma anche lo stato di incomprensibile incuria in cui sono rimasti per decenni questo e altri “pezzi pregiati” del patrimonio storico monumentale cittadino sono rimasti per decenni per via di una classe politica del passato del tutto inconcludente – un altro pezzo di quel già depauperato “museo all’aperto” che è Nicotera è venuto giù.
Stiamo parlando di uno degli antichi mulini – se ne contano diversi sul territorio – simbolo di un età preindustriuale che altrui comuni hanno saputo meglio custodire e recuperare fino a farne in alcuni casi addirittura un elemento di attrattività turistica. Il mulino in questione era tra quelli messo peggio anzi verità vuole che chiariamo da subito che ormai era ridotto ad un rudere, nascosto tra la fitta vegeteaione del posto non raggiungibile se non a piedi orientandosi a vista dal suggestivo Affaccio del Viale santa chiara che conduce alla chiesa di san Francesco.
Gli altri fortunatamente sono messi un pò meglio e reggono ancora ma la domanda sorge spontanea: fino a quando? E per fortuna alcuni di questi sono stati acquitati dai privati perchè in Italia se aspetti che intervenga il pubblico stai fresco.
Ma non sono solo i mulini a passarsela male. Da amici che abitano nel centro storico abbiamo appreso che ancjhe l’antica Porta Palmentieri – l’ultima delle sette che la tradizione locale vuole che esistessero in città – nonm se la pasa meglio. Pare infatti che il tetto dell’abitazione che esiste sopra questo antico accesso al centro storico cittadino abbia ceduto qua e là e le infiltrazioni d’acqua minacciano ora di corrodere i robusti legni che costituiscono il soffitto della porta stessa. Sarebbe un autentico disastro perderla e anche qui – stranamente – nulla si muove.
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