Dura presa di posizione quella della “Associazione “Basta Vittime Sulla Strada Statale 106” che con una nota ha si è scagliata controi i primi cittadini di Crotone e di Rossano mentre, nel contempo ha espresso apprezzamento per la posizione assunta dal Presidente della Camera di Commercio di Crotone, Alfio Pugliese (al centro nella foto).
Già il 31 agosto del 2016 – si legge nella nota – la nostra associazione ha inviato una formale richiesta per l’istituzione di un Tavolo Tecnico Operativo Permanente ai sindaci di Rossano e Crotone. Il primo, che peraltro sul punto aveva assunto un impegno in campagna elettorale, ad oggi ha più volte affermato di aver accettato la nostra proposta senza però aver mai portato in Consiglio Comunale la delibera che gli è stata già inviata e proposta per l’istituzione di questo strumento. Il secondo, invece, ancora oggi non ha risposto. Non esiteremo pertanto a costituirci, in futuro, parte civile nei confronti del Comune di Crotone per quanto riguarda i tratti di S.S.106 di sua competenza qualora dovesse accadere un sinistro le cui responsabilità sono anche ascrivibili a problemi presenti sulla sede viaria”.
Apprezzamento invece – come dicevamo innazi – per le parole del Presidente della Camera di Commercio di Crotone. “I temi sollevati, infatti, sono gli stessi che la nostra Associazione dichiara da anni: quali sono i costi sociali della S.S.106 in Calabria negli ultimi 20 anni? Qual è il costo dell’ammodernamento della S.S.106 nel tratto crotonese? Ogni volta che si parla di strada ammodernata a quattro corsie i politici di turno parlano di “costi troppo elevati in un periodo storico in cui non ci sono soldi”. Bene! Anzi, male! Se dovessimo scoprire che la S.S.106 costa più mantenerla nello stato indecoroso in cui versa attualmente. Se poi analizziamo, invece, l’impatto che l’attuale tracciato ha sull’economia del crotonese non possiamo fare a meno di evidenziare che nel 2035 almeno 10 comuni di questa provincia posti in collina ed a pochi chilometri dal mare spariranno. Il processo di perdita di comunità e spopolamento nel crotonese (così come avviene più o meno sull’intera fascia jonica), è così pronunciato che non lascia alcuna via di scampo ad eventuali miracoli: c’è un processo in atto di impoverimento complessivo che nel crotonese trova il suo apice proprio per la carenza di infrastrutture e la S.S.106 è la maggiore responsabile”.
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