In contrada “Contizza” sembrava una sera come un’altra. Le prime ombre si adagiano sulla zona a ridosso del cimitero, piena periferia del paese. Improvvisamente, però, alberi e casolari
vengono rischiarati dai bagliori provocati dalle fiamme di un incendio. Qualche passante lancia tempestivamente l’allarme e sul posto, nel volgere di pochi minuti, piombano i carabinieri della locale caserma guidati da maresciallo Vito Calisto, nonché un’autopompa e un’autobotte dei vigili del fuoco di Serra San Bruno che operano al comando del caposquadra Vincenzo Donato. Il loro intervento non impedisce che il casolare, adibito a deposito attrezzi, subisca danni rilevanti, ma ancora non quantificati. Tutta la zona viene sottoposta ad un minuzioso sopralluogo. Non pare sia stato rinvenuto nulla di sospetto, ma sulla dolosità dell’episodio non ci sarebbero molti dubbi. Contrada “Contizza” è lontana dal paese e l’incendio può essere stato appiccato solo da qualcuno che c’è andato con la consapevolezza di quanto stava per fare. Le indagini sono già in corso e non trascurano alcuna ipotesi. Il casolare risulta di proprietà degli eredi Gambino, originari di Vazzano, ma attualmente residenti in un altro comune del Vibonese.
